La candidata del Partito Democratico, Kamala Harris, vola nell’ultimo sondaggio Ipsos, staccando Donald Trump di ben cinque punti a livello nazionale (42 per cento contro 37) e si prepara con questi numeri rassicuranti alla proclamazione alla convention democratica che si terrà dal 19 al 22 agosto. Secondo altre rilevazioni, Harris risulterebbe nettamente in vantaggio anche a Miami e in Florida, storica roccaforte repubblicana.
Dopo il ritiro di Biden la campagna elettorale ha cambiato segno
L’impressione è che il ritiro di Joe Biden e l’investitura della sua vice abbiano cambiato il corso della campagna elettorale. Harris sembra avere una marcia in più rispetto all’ex presidente sia a livello di età che di credibilità, visti i rapporti del secondo con frange di estrema destra e complottisti. La candidata dem e il suo vice Tim Walz continuano con il vento in poppa la loro tournée negli stati in bilico: dopo la Pennsylvania e il Michigan sono arrivati in Arizona dove i temi più sentiti sono l’immigrazione e l’aborto. È attesa per la prossima settimana la presenza di Biden, che dopo il ritiro è rimasto defilato per motivi di salute. Sarà lui a dare un “boost” in alcuni Stati in bilico. Lo sfidante repubblicano è invece atteso nel Montana: Il tycoon sta provando in tutti i modi a screditare l’avversaria, ricorrendo a battute al limite dell’insulto. I due si sfideranno nel primo dibattito pubblico il prossimo 10 settembre “Mi fa piacere che abbia accettato”, ha commentato la vicepresidente.
Ed è attesa a giorni la prima intervista di quella che potrebbe diventare la prima presidente donna degli Usa: c’è molta curiosità sulle posizioni di Harris e Walz sul conflitto in Medio Oriente e sull’economia. Le posizioni su Israele della vicepresidente, molto vicine a quelle della sinistra progressista, potrebbe crearle qualche problema negli ambienti dei moderati indipendenti. Quanto all’economia, Harris dovrà cercare di scrollarsi di dosso la zavorra di alcune scelte dell’amministrazione Biden e soprattutto con il carovita che sta colpendo molte famiglie americane. Sul fronte opposto, Donald Trump dovrà far dimenticare i suoi quattro anni alla Casa Bianca che non sono stati certo rose e fiori: la sua campagna elettorale punta sull’eliminazione delle tasse sulle mance, in netta contraddizione con il suo Dipartimento del lavoro che voleva le mance a disposizione dei datori di lavoro a patto che i dipendenti guadagnassero almeno 7,25 dollari l’ora. L’ex presidente ha fatto retromarcia anche sul Bitcoin, che ora sponsorizza. L’ex presidente è in difficiltà anche sul fronte social network, dove propone di salvare il social cinese TikTok per colpire Meta del “nemico” Mark Zuckerberg.
Fonte : Today