Thursday, l’app di dating che si può usare solo il giovedì

Il mercato delle app di dating è altamente competitivo. D’altronde, tutti vogliono trovare l’amore, e gli sviluppatori devono trovare il “gancio” giusto per convincere gli utenti a scegliere la propria app alle altre. Ecco allora l’idea di Thursday, la nuova app di appuntamenti che sta spopolando a San Francisco: limitare l’accesso alla piattaforma a un solo giorno della settimana, il giovedì, così da incentivare gli utenti a incontrare i loro match. Una soluzione utile per risolvere l’alto tasso di abbandono delle app di incontri da parte degli utenti più giovani, che si dicono provati dalla “swiping fatigue”, la sensazione di stanchezza indotta dallo swipe continuo – e inconcludente – di profili.

Per evitare lo stress da scorrimento continuo – e anche la delusione per i match mancati -, Thursday incoraggia gli utenti a organizzare subito un incontro di persona con i loro match, promettendo di cancellarli dopo 24 ore. Alla mezzanotte di giovedì, infatti, tutti i profili matchati nella giornata scompariranno, il che significa che gli utenti potrebbero davvero perdere l’occasione di incontrare la propria anima gemella. E come se non bastasse, per evitare lo swipe infinito, l’app permette di “conquistare” solo 10 match al giorno – a meno che non si voglia sottoscrivere un abbonamento di 19 dollari al mese per avere match illimitati -.

Insomma, Thursday se ne inventa davvero di tutte per convincere gli abitanti di San Francisco ad abbandonare lo smartphone e incontrarsi di persona. Come l’app Thursday Events, pensata per garantire ai single delle più grandi città al mondo di fare nuove conoscenze in occasioni e luoghi speciali, come gallerie d’arte, palestre e molto altro ancora. D’altronde, gli incontri di persona sembrano aver conosciuto una vera e propria rinascita nell’era post-pandemica, con i più giovani che si dicono interessati a incontrare la propria anima gemella per caso, proprio come si faceva prima dell’avvento di Tinder. E Thursday non fa altro che rendere tutto questo possibile.

Fonte : Wired