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Dopo il terzo posto nei 200 metri Lyles è apparso stremato: al traguardo si è buttato per terra stanchissimo e secondo forti vicine avrebbe partecipato alla gara dopo essere risultato positivo al COVID.
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Dopo la straordinaria medaglia d’oro conquistata nei 100 metri da Noah Lyles ci si aspettava molto di più nei 200 metri chiusi al terzo posto. Ma quando si è seduto a terra dopo la gara, con l’aria stremata e quasi sconvolta, in tanti hanno cominciato a pensare che dietro a quel bronzo potesse nascondersi qualcosa. Ed è stato così: lo statunitense ha partecipato alla corsa dopo essere risultato positivo al COVID, ovviamente solo dopo aver ricevuto l’ok da parte dei medici.
A rivelarlo è la BBC che ha voluto chiarire subito le condizioni dello sprinter che ai nastri di partenza si candidava senza dubbio per la seconda medaglia d’oro di queste Olimpiadi. Il risultato, ma soprattutto la prestazione, avevano fatto dubitare gli appassionati che ci fosse qualche infortunio non rivelato, ma la realtà è ben diversa.
Lyles in gara nonostante il COVID
Gli ultimi 50 metri hanno contribuito a creare il vuoto e a costruire la vittoria del botswano Letsile Tebogo che ha conquistato il primo posto con un tempo di 19.46, senza nessuna interferenza da parte di Lyles che ha tagliato il traguardo totalmente stravolto. Lo statunitense si è subito seduto in terra per riprendere fiato ed è stato accompagnato fuori dalla pista in sedia a rotelle.
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È stato un infortunio a condizionare la sua gara? No, perché la BBC ha rivelato che lo statunitense è stato trovato positivo al COVID ma ha avuto comunque il via libera da parte dei medici che gli hanno assicurato che non sarebbe andato incontro a nessuna complicazione. Ma, come purtroppo abbiamo imparato, la malattia infettiva condiziona il fisico soprattutto sotto sforzo.
Lyles sapeva che la sua prestazione non sarebbe stata ottimale, ma ha voluto provarci comunque: “I medici gli avrebbero dato l’ok per correre, probabilmente non correrebbe alcun pericolo correndo, se non quello di essere al 100% e in grado di esibirsi come vorrebbe”. Ed è stato proprio così, come testimonia il suo terzo posto ottenuto pur essendo uno dei grandi favoriti.
Fuori dalla pista in sedia a rotelle
La situazione è diventata preoccupante quando lo sprinter è stato accompagnato fuori dalla pista in sedia a rotelle: dopo il suo terzo posto è caduto a terra stanchissimo e ha chiesto dell’acqua che gli è stata portata dal personale medico che è immediatamente accorso per prestargli aiuto.
Alla fine è stato portato all’interno dello stadio sulla sedia a rotelle per continuare le visite e riposarsi. Lyles ha spesso dichiarato di soffrire di asma ma prima delle due batterie dei 200 metri è stato visto girare con una mascherina. Secondo fonti della NBC molto vicine alla famiglia, l’atleta sarebbe risultato positivo al COVID due giorni dopo l’oro nei 100 metri.
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Fonte : Fanpage