Come Google e Meta hanno messo a rischio la sicurezza dei minori

Sembra che Meta e Google abbiano messo a rischio la sicurezza degli utenti minorenni, andando a infrangere le regole sulla pubblicità rivolta ai bambini. Lo rivela un articolo del Financial Times, in cui si parla di una collaborazione a una campagna “segreta”per la promozione di Instagram su YouTube, rivolta ad adolescenti tra i 13 e i 17 anni. Infatti, come riporta l’articolo, Big G ha indirizzato gli annunci a un gruppo di utenti etichettati come “sconosciuti” nei suoi sistemi pubblicitari, così da nascondere i reali destinatari della campagna. Un escamotage utilizzato per aggirare le politiche dell’azienda, che dal 2021 bloccano “il targeting degli annunci in base all’età, al sesso o agli interessi delle persone di età inferiore ai 18 anni”.

La vicenda

Le due aziende avrebbero lavorato alla campagna di marketing illecito in collaborazione con Spark Foundry, una filiale statunitense del gigante pubblicitario Publicis. Insieme, hanno quindi lanciato gli annunci prima in Canada, tra febbraio e aprile, e poi negli Stati Uniti, a partire dallo scorso maggio con l’obiettivo di promuovere i servizi offerti dalla società di Facebook e Instagram. D’altronde, in quel periodo le piattaforme di Meta si sono ritrovate ad affrontare una vera e propria migrazione dei loro utenti più giovani, sempre più interessati a popolare social come TikTok e simili.

Allo stesso tempo, Google si è trovata ad affrontare un calo delle sue entrate pubblicitarie, il che spiegherebbe il motivo per cui abbia accettato di lavorare a questa azione di marketing illecito. “Proibiamo che gli annunci siano personalizzati per le persone sotto i 18 anni, punto – ha dichiarato Google dopo che la campagna è stata annullata – Adotteremo anche ulteriori azioni per rafforzare con i rappresentanti di vendita che non devono aiutare gli inserzionisti o le agenzie a gestire campagne che tentano di aggirare le nostre politiche”.

Fonte : Wired