Perché l’Antitrust ha comminato una multa da 140mila euro a RadioTaxi 3570

L’Antritrust ha comminato una multa da 140mila euro a Radiotaxi 3570 per inottemperanza ad un provvedimento del 2018 dell’Autorità. Si tratta della seconda inottemperanza per la cooperativa romana di tassisti. Questa la motivazione: Radiotaxi 3570 “non si è impegnata a riconoscere ai tassisti soci la possibilità di accettare, nei momenti in cui ci sia capacità produttiva eccedente, le chiamate provenienti da piattaforme terze, senza l’intermediazione obbligata della piattaforma proprietaria ItTaxi”.

I motivi della decisione

In pratica i tassisti del 3570 una volta esaurito il lavoro con la cooperativa non potevano fornire i loro servizi ad altre realtà, a meno che queste non avessero sottoscritto accordi con la piattaforma ItTaxi. Peccato però che dovrebbero essere i singoli tassisti a individuare direttamente le piattaforme di intermediazione cui rendere disponibile la propria capacità eccedente. Si sarebbe attribuito così alla stessa cooperativa la scelta delle piattaforme per le quali i tassisti avrebbero potuto operare, definendone anche le condizioni economiche.

Solo in questo modo, scrive l’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato, possono essere garantite adeguate condizioni di apertura del mercato dei servizi di intermediazione della domanda di taxi alla concorrenza di altre piattaforme.

Considerati il perdurare dell’infrazione e la pervicace inottemperanza alla diffida, l’Autorità oltre alla sanzione da 140.043,95 euro ha anche imposto una penalità di mora per 214,40 euro al giorno da calcolarsi fino al giorno dell’ottemperanza.

“Multa conferma anomalie nel settore taxi, serve una riforma”

L’episodio conferma ancora una volta l’urgenza di una riforma del trasporto pubblico non di linea, sostiene Raffaella Paita, senatrice di Italia viva.”La pronuncia dell’Autorità Antitrust sulla cooperativa Radiotaxi 3570 è paradigmatica su come la categoria dei tassisti anteponga gli interessi corporativi al dovere di fornire un servizio pubblico non in linea rispondente ai bisogni dei cittadini. La cooperativa è stata multata per 140 mila euro per aver di fatto impedito a piattaforme terze di contribuire allo smaltimento della richiesta di corse in momenti di particolare intensità, questo perché l’accesso alla piattaforma Taxi.it a tassisti non aderenti a cooperative ‘amiche’ avrebbe pregiudicato la possibilità di controllare i prezzi delle corse. In questo modo cittadini e turisti sono stati danneggiati due volte. Da un lato, con il mancato ricorso a vetture aggiuntive ha di fatto allungato il tempo per trovare un taxi; dall’altro, è stata loro negata la possibilità di spendere meno. Si tratta di un comportamento gravissimo, incurante del principio della libera concorrenza e, al contempo, segno della totale assenza di responsabilità rispetto ai doveri di chi possiede una licenza per il trasporto pubblico”.

“La multa di 140.000 euro comminata dall’Antitrust alla cooperativa Radiotaxi 3570 puntualizza purtroppo l’ovvio: a Roma, come in gran parte d’Italia, il servizio è scadente e non saranno certo le mille licenze in più a rendere il servizio più efficiente” ha dichiarato Matteo Hallissey, segretario Radicali Italiani. “Chiediamo alla politica più coraggio: è fondamentale aprire il mercato a nuovi operatori, solo attraverso una liberalizzazione completa del trasporto pubblico le nostre città potranno diventare moderne. Noi, onestamente, ci vergogniamo delle ripetute proteste dei turisti sul servizio dei tassisti, evidentemente la politica meno”.

Fonte : Today