Gatti, esiste un festival cinematografico interamente dedicato a loro

Oggi è la giornata internazionale dei gatti, quindi se siete inequivocabilmente amanti di questi animali o fate parte della categoria di internauti in grado di scrollare per ore e ore di fila, su Instagram e TikTok, video di “mici che fanno cose”, il Cat Video Fest è l’evento che fa per voi. Un festival che va bene anche per chi preferisce i cani, perché una rassegna così sui generis dedicata alla proiezione su grande schermo di brevi video clip di felini è del tutto imperdibile.

Lo ammette lo stesso Ethan Shanfeld, autore di un articolo di Variety, che si è sottoposto a ben 73 minuti filati di sequenze con protagonisti gli animali più diabolici del creato: “Non sono un particolare amante di questa specie di felini, eppure eccomi qui, con i postumi di una leggera sbornia, di sabato mattina, a ingozzarmi di popcorn e guardando centinaia di video di gatti uno dietro l’altro in un cinema”.

La proiezione, che è unica, è stata riprodotta in un cinema di New York, in cui gira un medley di 73 minuti di gatti provenienti da tutto il mondo e proiettati in altre cento sale cinematografiche negli Stati Uniti e in Canada. L’evento è cresciuto costantemente negli ultimi anni. Infatti, nell’edizione 2024 ha totalizzato 280.000 dollari, raddoppiando l’incasso del 2023 e raccogliendo quasi 30.000 dollari per i rifugi e le associazioni animaliste locali.

Grazie al successo del Cat Video Fest, quasi la metà delle sale partner dell’evento hanno aggiunto delle date. Il Cat Video Fest è diretto da Will Braden, che ha contribuito a curare l’evento con il Walker Art Center di Minneapolis prima di assumerne la direzione nel 2016. Lo stesso Braden, che gestisce il festival in maniera del tutto indipendente, dice di trascorrere un terzo dell’anno a raccogliere clip, ottenendo l’autorizzazione dai creatori di contenuti e tenendo traccia dei video su un foglio Excel. Poi, un’altra parte consistente del suo tempo la passa a montare i filmati, e infine, gli ultimi quattro mesi li trascorre a coordinarsi con il distributore Oscilloscope Labs e a occuparsi della stampa.

Fonte : Wired