Un nuovo cyberattacco ha provato a colpire le Olimpiadi di Parigi

Un nuovo cyberattacco ha colpito le Olimpiadi di Parigi. Infatti, nella notte di sabato 3 agosto è stato il Grand Palais, il museo francese che in questi giorni sta ospitando le gare di scherma e di taekwondo, a rimanere vittima di un “attacco ransomware”. La notizia è stata riportata dal quotidiano Le Parisien, e poi confermata dall’ufficio del procuratore parigino, che ci ha tenuto a precisare che “non è stato riscontrato alcun impatto sullo svolgimento degli eventi per i Giochi Olimpici”. Si sarebbe trattato, quindi, di un tentativo non andato a buon fine, considerando che la direzione del museo ha confermato che non ci sono state ripercussioni sulle gare olimpiche e nemmeno alle “36 librerie dei musei nazionali gestite dal Grand Palais Rmn”, che hanno continuato a lavorare come se nulla fosse accaduto.

Gli altri attacchi

Tutto è bene quel che finisce bene, e non solo in questo caso. Perché la 33esima edizione dei Giochi Olimpici sta mettendo a dura prova la manifestazione, che è bersagliata dagli attacchi dei criminali informatici. La scorsa settimana, per esempio, il primo ministro francese uscente Gabriel Attal ha dichiarato che nei primi giorni della kermesse sportiva sono stati rilevati ben 68 cyberattacchi, due dei quali hanno preso di mira le sedi in cui si svolgono i Giochi di Bercy e La Villette. Fortunatamente, come riferito dallo stesso Attal, “sono stati individuati in tempo e sventati”, così da non creare problemi allo svolgimento delle gare. Nonostante questo, è innegabile che l’attenzione degli organizzatori nei confronti di questo fenomeno rimanga alta.

La preparazione in difesa

D’altronde, l’agenzia francese per la sicurezza informatica (ANSSI) si è preparata ad affrontare i pericoli legati all’organizzazione dei Giochi Olimpici per ben due anni, eseguendo penetration test – attacchi informatici autorizzati per valutare il grado di protezione di un sistema informatico – e sensibilizzando i protagonisti dell’organizzazione “su vasta scala”. “L’obiettivo per noi non è bloccare il 100% degli attacchi che avverranno durante le Olimpiadi – aveva dichiarato Vincent Strubel, direttore dell’ANSSI, lo scorso aprile -. L’obiettivo è quello di bloccare la maggior parte degli attacchi aumentando il livello di sicurezza”. Un traguardo che, a quanto pare, Parigi è riuscita a raggiungere al meglio, tamponando le conseguenze sia del sabotaggio della rete ferroviaria avvenuto la notte prima della cerimonia di apertura, sia della manomissione delle reti di fibra ottica qualche giorno dopo. Insomma, l’organizzazione dei Giochi sembra meritare una medaglia per la sua incredibile capacità di resistere ai criminali informatici.

Fonte : Wired