Videoclip, le più grandi perle della golden age

Songs from the West Coast fu un album che riconnetteva all’anima glam dell’artista inglese, all’età dorata degli anni Settanta. E che, soprattutto, offrì un trittico clamoroso, video su cui Sir Elton puntò fortissimo. Justin Timberlake nei suoi panni in un immaginario backstage in This train don’t stop there anymore. Liz Taylor e Mandy Moore, e anche egli stesso in carne e ossa, in una glitteratissima rivisitazione di Cenerentola e Mago di Oz, per Original sin. Ma ancora prima, fu Robert Downey Jr. a riempire il vuoto della Greystone Mansion e dei propri pensieri nei quattro minuti e mezzo di I want love. Era i momento più duro della vita dell’attore, da anni nell’oblio e in lotta con i propri demoni. In piano sequenza camminava, cantava, interpretava se stesso. Emozionando così, senza dover far nulla. Fu assistere a una rinascita.

Stan | Eminem feat. Dido

L’ibridazione narrativa tra videoclip e vero cortometraggio, l’interpretazione allucinata della star di Final Destination Devon Sawa e della fantastica Dido, la sceneggiatura indissolubilmente connessa con il pezzo e le sue tematiche, l’esigenza di non voler parlare d’altro nemmeno per un secondo: quelli di Eminem non sono mai stati video qualsiasi, e Stan meno di tutti.

Daft Punk | One more time

Per Around the World c’era stato Michel Gondry alla regia, qui cominciava l’importante rapporto del duo parigino con l’animazione. Idea e disegni di Leiji Matsumoto, l’autore di Capitan Harlock. Anni Ottanta, galassie e luci strobo, one more time, we’re gonna celebrate, oh yeah, alright, don’t stop the dancing. E chi penserebbe mai di fermarla, una cosa così?

Fonte : Wired