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La francese Alice Finot, dopo essere arrivata quarta nei 3000 siepi alle Olimpiadi di Parigi col nuovo record europeo, ha chiesto al compagno di sposarla: “Lui non l’aveva ancora fatto, ho pensato che forse spettava a me farlo”.
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Più di così Alice Finot non avrebbe potuto fare alle Olimpiadi di Parigi: la 33enne mezzofondista francese è arrivata quarta nei 3000 siepi, dunque non ha vinto alcuna medaglia, ma ha spremuto di gran lunga il meglio da se stessa nell’appuntamento più importante. La Finot, fresco oro ai campionati europei di Roma dello scorso giugno, è scesa per la prima volta in carriera sotto i 9 minuti, stabilendo il nuovo record europeo nella specialità (8’58″67 contro 8’58″81 della russa Gulnara Samitova Galkina, stabilito nel 2008). Un primato che l’ha spinta a chiedere poco dopo al suo compagno spagnolo di sposarla: “Mi sono detta che se avessi corso sotto i 9′, il mio numero fortunato, stiamo insieme da 9 anni…“.
L’oro nei 3000 siepi femminili ai Giochi di Parigi è andato all’atleta del Bahrein Winfred Yawi (8’52″76), davanti all’ugandese Peruth Chemutai (8’53″34) e alla kenyana Faith Cherotich (8’55″15). Tre secondi abbondanti dopo è arrivata la Finot. Nonostante la medaglia di legno del quarto posto, la francese è apparsa davvero felice: “Ho fatto la gara dei sogni, sono riuscita a realizzarla. Una corsa a mia immagine. Avevo scritto sulla mano ‘recita la tua parte’ per non perdermi, per non vibrare troppo con il pubblico. Dai 2000 metri in poi, ho staccato il cervello, ho lasciato andare i cavalli e mi sono detta: OK, riconnettiti con la folla. La mia carriera non finisce a Parigi 2024. Ci sono ancora cose che mi aspettano“.
Alice Finot fa la proposta di matrimonio al compagno: “Lui non l’aveva ancora fatta…”
Una cosa che l’attende sicuramente è il matrimonio, visto quello che Alice ha fatto durante il giro di campo dopo l’arrivo: “Perché mi sono inginocchiata? È perché ho fatto la proposta al mio compagno. Mi sono detta che se avessi corso sotto i 9′, il mio numero fortunato, stiamo insieme da 9 anni… non mi piace fare le cose come tutti gli altri. Lui non l’aveva ancora fatto, ho pensato che forse spettava a me farlo. Gli ho dato una spilla con cui avevo corso, con la scritta ‘L’amore è a Parigi’. Volevo che mi desse quella forza per correre sotto i 9 minuti“. Doppio risultato portato a casa…
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Fonte : Fanpage