Non bastassero le polemiche sulla Senna inquinata e le stanze senza aria condizionata, un’altra bordata agli organizzatori delle Olimpiadi parigine arriva dal nuotatore britannico Adam Peaty, medaglia d’argento nei 100 metri rana. Intervistato dalla testata Inews, Peaty si è lamentato senza mezzi termini del servizio di ristorazione del villaggio olimpico. “Il cibo non è abbastanza buono per il livello che ci si aspetta dagli atleti. A Tokyo il cibo era incredibile. A Rio è stato incredibile. Ma questa volta? Non c’erano abbastanza opzioni proteiche, 30 minuti di attesa per il cibo perché non c’è un sistema di coda”. L’atleta ha avuto da ridire anche sulle politiche “green” e all’insegna della sostenibilità che hanno ispirato le scelte degli organizzatori con il 60% dei pasti che non prevedeva la presenza di carne e un terzo rappresentato da piatti vegetariani.
“Voglio mangiare carne – ha detto Peaty -, mi serve carne per competere ed è quello che mangio a casa, quindi perché dovrei cambiare qualcosa? Mi piace anche il pesce, ma le persone hanno trovato i vermi. Non va bene”.
Peaty non è il primo a lamentarsi del cibo destinato agli atleti a Parigi 2024. Già Simone Biles e la collega Hezly Rivera avevano bocciato la mensa del villaggio olimpico, ma anche gli italiani Thomas Ceccon e Gregorio Paltrinieri avevano avuto da ridire. Tra i motivi di disagio le file troppo lunghe, le porzioni ridotte e la presunta qualità scadente del cibo. Finora però nessuno aveva mai denunciato di aver trovato dei vermi. Non è chiaro se il nuotatore inglese abbia volutamente esagerato, fatto sta che le sue dichiarazioni stanno facendo discutere. Per ora comunque non sono arrivate repliche.
Fonte : Today