Salvini propone uno “scudo” per salvare gli amministratori indagati

Uno “scudo” per i governatori che rinvii le indagini e i processi per gli amministratori locali garantendo loro l’immunità fino a fine mandato, che scatterebbe negli ultimi mesi della legislatura. È la proposta del vicepremier Matteo Salvini, che ne ha parlato in una recente intervista. Lo scopo della norma sarebbe quello di evitare, in futuro, vicende come quella del governatore della Liguria, Giovanni Toti, finito agli arresti domiciliari perché coinvolto nell’inchiesta sulla maxi corruzione nella Regione.

Salvini: “La vicenda di Toti svilisce la politica e la sottomette alla magistratura”

“Credo sia giusto pensarci – ha spiegato Salvini – d’altronde la vicenda Toti è incredibile: è stato liberato solo quando ha scelto di dimettersi. Qualcuno lo ha definito ostaggio della magistratura, direi che è qualcosa di inquietante e mai visto prima. Un precedente pericoloso. E lo dico da imputato, perché ricordo che sono a processo e rischio fino a 15 anni di carcere per aver difeso i confini dell’Italia da ministro dell’Interno. Un’altra vicenda che svilisce la politica e la sottomette a un altro potere dello Stato”. Quello che sfugge al leader della Lega è che la liberazione di Toti è avvenuta proprio perché non ricoprendo più il ruolo di governatore viene meno la possibilità di inquinare le prove. Quanto al processo a suo carico, la sua interpretazione di “difesa dei confini” è alquanto bizzarra, perché 147 naufraghi privati della libertà e trattenuti in mezzo al mare per pubblicare un po’ di post sui social network non sono un esercito invasore fermato a mani nude, non a caso l’accusa a suo carico è “sequestro di persona aggravato”.

Tornando alla proposta di “immunità” per gli amministratori, Salvini ha detto che ne discuterà dopo le ferie con gli alleati: “A Genova – ha spiegato – l’invasione di campo di una magistratura pesantemente politicizzata è stata clamorosa e preoccupante”. L’idea – spiega Il Fatto Quotidiano – sarebbe quella di impedire ai giudici di applicare una limitazione della libertà personale dei presidenti di Regione negli ultimi mesi del mandato, a meno che non vi sia una flagranza conclamata. 

Bonelli (Avs): “Una vergogna incostituzionale”

Come prevedibile dalle opposizioni si alza un muro contro la proposta del vicepremier: ”Le dichiarazioni di Salvini sullo scudo per gli amministratori – spiega il leader di Europa Verde e parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli – sono una vergogna: vuole garantire l’immunità totale a chi viene accusato di reati. Secondo Salvini, tali persone non dovrebbero nemmeno essere giudicate. In sostanza, politici al di sopra di ogni sospetto, liberi di agire senza nessuna conseguenza. Questa proposta è incostituzionale. E allo stesso tempo abbiamo esponenti del governo come il senatore Gasparri che definisce incostituzionale lo strapotere della magistratura. Io penso che siano incostituzionali e fuori luogo le continue dichiarazioni di Gasparri”.

Serracchiani (Pd): “È il Lodo Alfano in formato extralarge”

Durissimo il commento della responsabile Giustizia del Partito Democratico, Debora Serracchiani: “E perché solo i governatori e gli amministratori? Resuscitiamo il Lodo Alfano in formato extralarge, mettiamo al sicuro le massime cariche dello Stato e anche ministri e sottosegretari, oltre ai governatori, così nessuno rischia più nulla e ognuno può fare quello che vuole, tanto c’è lo scudo”, spiega l’esponente dem che aggiunge: “Spero che le parti più avvedute del centrodestra avranno il buonsenso di evitare questo ritorno al passato. Sarebbe definitivamente inguardabile una destra che sfascia l’impalcatura della giustizia creando aree di impunità che non sono passate nemmeno in altre epoche e con ben altri conflitti di interessi”.

Fonte : Today