Questa mattina la prima ministra Sheikh Hasina ha abbandonato il Paese a bordo di un elicottero militare dopo che negli ultimi giorni si erano riaccese le proteste. Il capo di stato maggiore dell’esercito, il generale Waker-Uz-Zaman, si è rivolto alla nazione annunciando di aver tenuto colloqui con diversi partiti politici.
Dhaka (AsiaNews) – È caduto il governo del Bangladesh: questa mattina la prima ministra Sheikh Hasina ha rassegnato le dimissioni e abbandonato il Paese a bordo di un elicottero militare insieme alla sorella Sheikh Rehana dopo che negli ultimi giorni si erano riaccese le proteste antigovernative.
La notizia è stata confermata dal capo di stato maggiore dell’esercito, il generale Waker-Uz-Zaman, che ha annunciato: “Sheikh Hasina si è dimessa dalla carica di premier del Bangladesh. Stiamo entrando in un periodo di transizione politica. Verrà formato un governo ad interim e tutte le uccisioni saranno giudicate. Confidate nell’esercito mentre affrontiamo questo cambiamento. Abbiamo tenuto incontri con i leader dei vari partiti politici”.
Solo ieri negli scontri tra polizia e manifestanti sono state uccise almeno altre 90 persone, che hanno fatto salire a oltre 300 il bilancio dei morti da inizio luglio, quando i giovani universitari erano scesi in piazza per la prima volta a protestare contro il sistema delle quote negli impieghi statali. Si tratta delle manifestazioni più violente che si siano mai verificate nel Paese da quando è stata dichiarata l’indipendenza nel 1971.
Il generale Zaman ha esortato la popolazione a mantenere l’ordine: “Fidatevi di me, lavoriamo insieme. Per favore, evitate i conflitti. Insieme, abbiamo costruito un Paese bellissimo”, ha detto. In risposta alle domande dei giornalisti, il generale Zaman ha confermato di aver incontrato i leader del Partito nazionalista del Bangladesh (BNP), del Jatiya Party e del Jamaat-e-Islami, partito islamista che Hasina aveva incolpato delle violenze e tentato di mettere al bando.
All’incontro erano presenti anche figure di spicco come il professore dell’Università di Dhaka Afis Nazrul e il leader della sinistra Jonaid Saki. Il generale Zaman ha inoltre ricordato che ulteriori discussioni sulla formazione del governo provvisorio si svolgeranno a Bangabhaban, la residenza ufficiale del presidente del Bangladesh, incarico al momento ricoperto da Mohammed Shahabuddin, nominato nel 2023 dalla Lega Awami, il partito di Sheikh Hasina.
Il generale Zaman ha poi nuovamente esortato gli studenti a mantenere la calma durante questa transizione. Alcuni di loro in strada hanno dichiarato: “Vogliamo che l’assassina Sheikh Hasina venga processata per aver ucciso centinaia di studenti”. Migliaia di persone si sono poi riunite in festeggiamenti.
Questa mattina una folla di manifestanti ha preso d’assalto la residenza della premier nella capitale Dhaka, fin dall’inizio epicentro delle proteste. Secondo alcune fonti locali, Hasina non ha fatto in tempo a pronunciare un discorso alla popolazione prima di andarsene, presumibilmente in India.
Diversi commentatori avevano sottolineato che le vicende dell’ultimo mese segnavano un punto di non ritorno per il Bangladesh. Sheikh Hasina era al potere dal 2009 e il suo governo era diventato sempre più autoritario. Era stata riconfermata ancora una volta premier alle elezioni di gennaio di quest’anno, boicottate dall’opposizione, rappresentata dal Partito nazionalista del Bangladesh (BNP) e la cui leader, l’ex premier Khaleda Zia, si trova agli arresti dal 2018 per accuse di corruzione.
Fonte : Asia