L’Italia oggi ha incassato 11 miliardi dall’Unione europea, grazie al pagamento della quinta rata del Pnrr. La Commissione ha fatto il versamento sotto forma di sovvenzioni e prestiti (al netto dei prefinanziamenti), nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza (Rrf).
“Come per tutti gli Stati membri, i pagamenti effettuati all’Italia nell’ambito del Rrf sono concessi sulla base dei risultati ottenuti nell’effettiva attuazione degli investimenti e delle riforme previsti nel piano di ripresa. La quinta richiesta di pagamento copre 54 tappe fondamentali e obiettivi. Questi includono passi importanti nell’attuazione di 14 riforme e 22 investimenti, in settori quali il diritto della concorrenza, gli appalti pubblici, la gestione dei rifiuti e dell’acqua, la giustizia, il quadro di revisione della spesa e l’istruzione”, ha spiegato l’esecutivo comunitario in una nota.
Il 2 luglio scorso Bruxelles aveva approvato una valutazione preliminare positiva di 53 tappe fondamentali e obiettivi legati alla quinta richiesta di pagamento. Il successivo parere favorevole del Comitato economico e finanziario del Consiglio Ue ha poi aperto la strada all’adozione di una decisione definitiva.
Meloni esulta
“L’Italia è al primo posto in Europa per numero di obiettivi raggiunti e importo complessivo ricevuto, siamo stati i primi a richiedere il pagamento della quinta rata e siamo i primi ad aver richiesto il pagamento della sesta rata del Piano”, ha rivendicato il premier Giorgia Meloni in un nota. Con l’incasso della V rata, si legge ancora nella nota di Palazzo Chigi, “l’Italia si conferma lo Stato membro Ue che ha ricevuto l’ammontare maggiore di finanziamento, pari a 113,5 miliardi di euro, corrispondente al 58,4% delle risorse complessive del Piano”.
Le critiche del Pd
“Meloni continua a fare il gioco delle tre carte sul Pnrr. Non siamo i primi purtroppo”, perché “lo stato di attuazione del Piano arriva al 37% del totale del cronoprogramma assunto. È su questa base che va fatta una comparazione con altri Stati. Raccontare ogni volta i numeri assoluti del nostro avanzamento è del tutto fuorviante, considerato che siamo il Paese con il maggior numero di traguardi e obiettivi”, è stato il commento del capogruppo del Partito democratico nella commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca. “In termini percentuali scopriamo che ci sono 4 Stati più avanti dell’Italia”, ha aggiunto, sostenendo che “quello che più ci preoccupa, come stiamo denunciando da tempo, è lo stato di avanzamento della spesa dei progetti”.
“Il dato che la Premier omette ogni volta è il seguente: siamo a meno del 50% di spesa complessiva rispetto alle risorse ottenute finora. La messa a terra dei progetti è in forte ritardo e dovremmo spendere circa 140 miliardi nei prossimi due anni. Ecco la verità, diradata la nebbia della propaganda di governo”, ha concluso.
Fitto: “Intensificheremo monitoraggio attuazione”
“Nei prossimi mesi, insieme all’attività di assessment propedeutica al pagamento della sesta rata, il governo intensificherà il monitoraggio sull’attuazione del Piano, in costruttiva collaborazione con la Commissione europea e con tutte le Amministrazioni titolari, finalizzato al conseguimento degli obiettivi della settima rata”, ha dichiarato il ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Raffaele Fitto.
Fonte : Today