Chi è Noah Lyles, l’uomo più veloce del mondo che prima delle Olimpiadi si è messo contro tutta la NBA

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Noah Lyles a Parigi ha vinto la gara dei 100 metri delle Olimpiadi 2024. L’americano, che punta a vincere anche i 200 metri e la 4×100, lo scorso settembre si mise contro l’NBA e il mondo del basket americano.

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L’uomo più veloce del pianeta è nato in Florida. Il suo nome è Noah Lyles. Grazie a lui gli Stati Uniti dopo esatti venti anni sono tornati a vincere i 100 metri maschili alle Olimpiadi. Un personaggio a tutto tondo, smargiasso il giusto, campione del mondo e ora pure campione olimpico. Un traguardo lo ha raggiunto, ma non è nemmeno a metà dell’opera che si è prefisso. Perché a Parigi è andato con un grande obiettivo: il triplete, vuole infatti ora vincere pure la medaglia d’oro nei 200 metri e nella 4×100. Lyles non è un tipo convenzionale e un anno fa mise nel suo mirino addirittura i cestisti della nazionale di basket americana.

Sei medaglie d’oro ai Mondiali di atletica

Adesso tutti vogliono sapere chi è Noah Lyles. Questo ragazzo nato a Gainesville in Florida il 18 luglio 1997 è un figlio d’arte, perché il papà vinse una medaglia d’oro ai campioni del mondo di Goteborg nel 1995 nella staffetta 4×400. Lyles ha l’atletica nel sangue, ma prima di provarci ha fatto ginnastica, a 12 anni ha cambiato percorso e ha iniziato a seguire le orme paterne e pian piano ha fatto la scalata. Il suo palmares era già di alto livello con 6 medaglie d’oro e una d’argento ai Mondiali. Nel 2023 vinse tre medaglie d’oro a Budapest nei 100, 200 e nella 4×100. E quelle tre medaglie le vuole pure a Parigi.

L’oro vinto a Parigi 2024 nei 100 metri

La prima è riuscito a conquistarla con un finale eccezionale. Thompson parte meglio, ma Lyles lo raggiunge e lo supera al fotofinish: 9.79 per entrambi. Cinque millesimi hanno fatto la differenza. Praticamente nulla. Qualcosa che non si può quantificare nella vita reale. E ora proverà a vincere pure i 200 e la 4×100. Lyles è nella storia dell’atletica e dello sport mondiale.

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Noah Lyles contro l’NBA

Lyles è un atleta straordinario, ma è anche un personaggio molto particolare, molto forte che non si fa molti problemi a dire esattamente cosa pensava. Quasi un anno fa, dopo la clamorosa eliminazione degli Stati Uniti nei Mondiali di basket, il velocista americana sparò a zero contro la NBA. Fresco di titolo di campione del mondo, Lyles sferzò i cestisti della squadra americana dicendo: Sai cosa mi fa più male?. Quando guardo le finali NBA e leggo sulle teste dei vincitori ‘campioni del mondo… Campione del mondo di cosa? Degli Stati Uniti?“.

Dardo scagliato, con aggiunta a seguire: “Non fraintendetemi, adoro gli Stati Uniti. Ma gli Stati Uniti non sono il mondo! Il mondo siamo noi, qui (ai campionati mondiali di atletica ndr.). Qui abbiamo praticamente atleti di tutte le nazionalità che cercano di lottare e tenere alta la propria bandiera. Non ci sono bandiere nella NBA”. Probabilmente è stato l’unico in assoluto a sferzare così tanto l’NBA. Le reazioni del mondo del basket non si fecero attendere. Tyler Herro dei Miami Hwat, Kevin Durant (che scrisse ‘Qualcuno aiuti questo fratello), Damilan Lillard gli risposero a tono.

L’uomo più veloce del mondo e la carta di Yu Gi Oh

Sincero, smargiasso e soprattutto eclettico questo campione americano che sorprese quando lo scorso giugno nella finale dei 100 metri dei Trials, la gara che lo ha qualificato materialmente ai Giochi di Parigi, prima del via tirò fuori una carta dei Pokemon, una carta non casuale. Una carta che aveva un significato preciso allora e che lo ha ancora di più adesso. Pochi istanti prima del via l’americano infatti sorprese cacciando una carta misteriosa, che esposs verso la telecamera.

Lyles già il giorno prima aveva mostrato una delle carte di Yu-Gi-Oh. Drago Bianco Occhi Blu, uno dei mostri più iconici del gioco, nel giorno della finale aveva tirato fuori una delle cinque parti di Exodia il Proibito, esattamente il busto. Nella tradizione della serie questo è noto come il mostro più potente del gioco, e servono tutte le cinque parti per poterlo ‘chiamare’. Una volta al fianco, il potere di attacco è altissimo, perché nessuno può contrastarlo, rendendo il successo automatico, e vittoria è stata ai Giochi di Parigi.

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Fonte : Fanpage