Il Belgio ritira la propria squadra dalla staffetta triathlon in programma lunedì 5 agosto. Una delle sue atlete, Claire Michel, è infatti stata ricoverata per un malore nel centro clinico del Villaggio Olimpico, è stata trattata ed sarebbe poi ritornata nella sua camera, da quanto risulta da alcuni media come l’Equipe e il New York Times. Un episodio che inevitabilmente riaccende le polemiche e le domande sulla qualità dell’acqua della Senna e sulla scelta di far disputare le gare di triathlon a Parigi 2024 nel fiume parigino. Il Comitato Olimpico del Belgio non ha dato precisazioni sullo stato di salute dell’atleta, ma alcuni media belgi hanno parlato di un caso di infezione da escherichia coli. In ogni caso si riapre l’incognita sulle prossime gare previste nella Senna. Claire Michel aveva partecipato alla gara di triathlon femminile lo scorso mercoledì. Il Comitato olimpico belga ha diffuso un duro comunicato in cui si augura che dall’esperienza di Parigi si possa trarre una lezione per le future competizioni. “Ci riferiamo in particolare alla garanzia delle giornate di allenamento, delle giornate di gara e al formato delle gare che devono essere chiarite in anticipo. Bisogna garantire che non ci siano incertezze per gli atleti, l’entourage e i tifosi”, scrive il Comitato belga. Gli allenamenti e le gare di triathlon del programma olimpico sono state più volte rimandate a causa dell’inquinamento da escherichia coli nelle acque della Senna che vengono testate ogni giorno.
Cos’è l’escherichia coli e i sintomi
Come si legge sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità: “Escherichia coli (E. coli) è una specie batterica che vive normalmente nell’intestino umano e degli animali. Si trova naturalmente anche nell’ambiente, nelle acque e negli alimenti. Sebbene la maggior parte dei ceppi siano innocui per la salute umana, alcuni sono dotati di caratteristiche particolari che li rendono in grado di causare malattia, talvolta anche grave, tra questi gli isolati di E coli produttori di Shiga tossina (STEC). L’infeszione da STEC può causare dolore addominale intenso, diarrea (spesso con sangue) e vomito. La maggior parte delle persone con infezione da STEC guarisce spontaneamente ma se ad essere colpite sono le persone vulnerabili, come i bambini, la malattia può avere un decorso grave e portare anche a serie conseguenze a breve e a lungo termine per la salute della persona colpita. Le infezioni da STEC possono trasmettersi in vari modi, tra cui: consumo di alimenti contaminati, contatto con animali infetti, ingestione di acqua contaminata, contatto con persone infette.
Fonte : Sky Sport