“Non sono contento, ma ho dato più del 100 per cento”. Marcell Jacobs non si ferma in zona mista davanti ai giornalisti, risponde di corsa perché deve farsi visitare dal medico. Il problema muscolare accusato al termine della gara dei 100 metri in cui ha chiuso quinto cedendo lo scettro di campione olimpico a Noah Lyles deve essere valutato con attenzione soprattutto in vista della staffetta 4×100 di cui l’azzurro è un punto di riferimento. “Credo sia solo un crampo” spiega, ma è difficile da valutare senza un controllo specialistico ed esami specifici che sicuramente verranno effettuati nelle prossime ore. Resta il fatto che il 9.85 soddisfa sicuramente come crono (è il suo migliore dopo Tokio) ma non consente di salire sul podio. “La quinta posizione non può farmi contento. Sono partito benissimo, poi c’è stata una fase in cui avrei dovuto spingere meglio e invece non ci sono riuscito, questo ha fatto la differenza alla fine”.
Con 9.85 nelle edizioni precedenti si saliva sul podio
Il velocista azzurro si volta indietro e fa paragoni con le altre edizioni dei Giochi. “Negli anni scorsi con 9.85 si saliva sul podio, questa volta invece non è stato sufficiente, a conferma di un’Olimpiade in cui si è visto un livello altissimo. Peccato, perché mi sono allenato al massimo per questo appuntamento e la medaglia era il mio obiettivo principale”. Poi fa i complimenti agli avversari. “Hanno corso più veloce di me, meritano gli applausi. Ma io non mi fermo qui, nella vita bisogna sapersi rialzare e credo di poter dare appuntamento fra quattro anni”.
Fonte : Today