Il campione in carica non abdica. Marcell Jacobs è ancora in corsa, supera la semifinale che lui stesso aveva definito l’ostacolo più difficile e adesso si giocherà nuovamente le medaglie con l’obiettivo di difendere l’oro conquistato a Tokio nel 2021. Spazzati via i dubbi delle batterie e quella volata un po’ contratta di ieri mattina, il campione olimpico in carica chiude con il personale stagionale di 9.92, è il primo tempo fra i ripescati e si qualifica per la gara più emozionante dei Giochi, quella su cui sono accesi i riflettori di tutto il mondo, l’evento più atteso e senza dubbio anche quello più spettacolare.
Terzo in semifinale, è il primo dei ripescati
Impegnato nella seconda semifinale, Jacobs si presenta all’esterno, in ottava corsia, senza avere il riferimento diretto del botswano Letsile Tebogo e del sudafricano Akani Simbine, i due avversari più accreditati per il passaggio del turno e impegnati a centro pista. Due i posti disponibili, a cui aggiungere i due migliori tempi delle tre semifinali per proseguire la corsa verso l’oro. L’azzurro parte molto bene, la sua reazione allo sparo è una delle migliori, poi resta sempre spalla a spalla con Simbine e Tebogo che chiudono rispettivamente in 9.87 e 9.91. Un’azione sciolta, tutta un’altra cosa rispetto alle batterie di ieri, ma gli avversari vanno fortissimo (Seville corre in 9.81 nella prima semifinale davanti a Lyles in 9.83) e con il terzo posto l’azzurro deve attendere il risultato dell’ultima prova per essere certo dell’ingresso fra i migliori otto. Il pass arriva dopo la terza semifinale: l’azzurro è il miglior tempo fra i ripescati: appuntamento alle 21.50 quando si decreterà l’uomo più veloce del pianeta. Eliminato invece l’altro azzurro Chituru Ali, settimo nella prima semifinale in 10.14.
In cinque sotto i 9.90 nelle semifinali
“Per le medaglie non ci vorranno crono stratosferici” aveva anticipato Jacobs durante la presentazione. In realtà in semifinale si corre fortissimo, i giamaicani Kishane Thompson e Oblique Seville fanno registrare rispettivamente 9.80 e 9.81, l’altro favoritissimo, lo statunitense Noah Lyles, taglia il traguardo in 9.83 e complessivamente cinque degli otto finalisti scendono sotto i 9.90. L’azzurro campione olimpico ha il settimo tempo, ma adesso conta poco. Fondamentale sarà andare fortissimo fra un paio d’ore per provare a ripetere l’impresa di Tokio. Per chi è scaramantico è bene ricordare che Jacobs anche in Giappone ntrò in finale da ripescato, anche se con il tempo di 9.84 che era il nuovo record europeo, migliorato poi nella finale corsa in 9.80.
Fonte : Today