Dopo un periodo di stagnazione la tecnologia tende sempre ad avere un momento di evoluzione in cui vengono presentati prodotti bizzarri che sfruttano nuove soluzioni: schermi 3D o pieghevoli, periferiche strane, design particolari, materiali inusuali. Normalmente è una fase che passa presto, lasciando solo le idee veramente interessanti a contendersi il futuro.
L’Asus Zenbook Duo potrebbe essere una di quelle idee, soprattutto se avete necessità o amate lavorare con due schermi. D’altronde, perché non dovrebbe piacervi?
Esternamente lo Zenbook Duo di presenta come un portatile abbastanza anonimo, leggermente più spesso e pesante degli altri. La sua personalità traspare una volta aperto. La scocca non è composta da schermo e tastiera ma da due schermi da 14’’ 3K OLED da 120Hz. Su quello inferiore poggia una tastiera che può essere staccata per sfruttare così entrambi gli schermi posizionando il portatile a libro oppure in verticale, usando il solido supporto posteriore.
Questa soluzione cambia completamente il modo in cui ci si avvicina al lavoro o alla normalissima produzione di contenuti, perché raddoppia la superficie su cui possiamo utilizzare programmi o contenuti multimediali, anche mentre siamo in viaggio o se non abbiamo lo spazio per due schermi. Mettendo gli schermi in verticale potremo vedere tutta la pagina che stiamo scrivendo e affiancarci note, video, dati, tutto quello che ci pare. Invece, in verticale sarà possibile eseguire programmi a tutto schermo oppure separarli tra alto e basso. Per esempio, disegnando con la penna sullo schermo in basso mentre in alto manteniamo le immagini di riferimento. Asus poi ha ideato un sistema che permette velocemente di trascinare e posizionare le finestre sullo schermo, che è il compagno ideale per evitare di perdersi tra le applicazioni aperte.
Se invece lo spazio è poco, basta appoggiare la tastiera sullo schermo inferiore e usarlo come un normalissimo portatile. Dal punto di vista costruttivo l’Asus Zenbook Duo appare molto solido, le cerniere non mostrano alcuna incertezza e volendo è possibile stenderlo completamente piatto sul tavolo.
Nessuna incertezza anche sulle prestazioni. Ovviamente non parliamo di un portatile gaming, ma per il lavoro di ufficio, l’editing video e la maggior parte delle incombenze quotidiane è più che sufficiente e lo sarà anche negli anni a venire. Sotto la scocca, la versione per il mercato italiano che abbiamo provato monta, oltre a 32 GB di Ram, un processore Meteor Lake, ovvero un Intel Core Ultra 9 certificato Intel Evo, quindi pensato per un utilizzo portatile che sia rapido, efficiente e non energivoro, che svolge egregiamente il suo lavoro.
Tuttavia, parliamo sempre di un computer con scheda grafica integrata, per quanto la nuova Intel ARC sia un grosso passo avanti. Dunque, forse non il massimo se il gioco è la vostra vita, ma più che sufficiente per qualche titolo meno esoso come prestazioni. Tutto sommato è un compromesso sensato e accettabile per una questione di dimensioni e prestazioni soprattutto della batteria. Parliamo di un PC da circa 1600 euro, quindi tutto sommato con un rapporto prezzo/prestazioni decisamente buono, al di là degli schermi.
L’unico appunto sull’ergonomia che si potrebbe fare è che la tastiera, pur ottima, è molto sottile e piatta sulla scrivania, questo potrebbe infastidire chi preferisce utilizzare tastiere leggermente inclinate o più alte. Ma ovviamente si tratta di un compromesso inevitabile per sfruttare una soluzione così versatile. Per quanto riguarda la tastiera touch, volendo è possibile usarla sullo schermo inferiore, ma ovviamente è più una soluzione di emergenza che un’alternativa da usare per ore di lavoro e scrittura.
Quindi il rapporto con L’Asus Zenbook Duo è una continua luna di miele? Ovviamente ci sono compromessi da fare quando si decide di usare due schermi: il primo è la batteria, perché due schermi sono meglio di uno ma anche consumano di più. Per fortuna il calo di autonomia non è così drastico, si parla di circa 8 ore di autonomia contro le 10 di un utilizzo a schermo singolo. Inoltre, la presenza di due schermi tende a riscaldare tutto un po’ di più, e lo si avverte particolarmente quando usiamo il portatile appoggiandolo sulle gambe. Infine, l’audio non è particolarmente ispirato, ma tutto sommato con un paio di cuffie Bluetooth, che probabilmente già avete, la situazione si risolve facilmente.
Avrete capito che l’Asus Zenbook Duo ci è piaciuto molto e potremmo dire che nel settore dei portatili a doppio schermo che si possono trovare oggi tra i vari produttori è forse quello che più di tutti ha la stoffa per essere usato senza problemi tutti i giorni e per rappresentare l’intero settore e le possibilità che ci si spalancano di fronte per il futuro.
Fonte : Repubblica