Penne scanner, a cosa servono e come funzionano

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Sembrano evidenziatori, ma non servono a sottolineare i libri. Benché si usino allo stesso modo, le penne scanner sono dispositivi in grado di trasferire testi anche lunghi dalla carta a un supporto digitale (smartphone o pc), su cui poi possono essere eventualmente editati e archiviati. Individuarne i vantaggi è presto fatto: oltre a facilitare lo studio, liberando gli studenti ad esempio dalla trascrizione manuale delle informazioni selezionate su libri o riviste, sono un supporto prezioso per tutte le persone con difficoltà di lettura e di apprendimento. Ma non solo. Per capirne un po’ di più, abbiamo stilato una breve guida con una selezione dei migliori modelli in circolazione nella gallery qui sotto.

Come funziona una penna scanner

Il funzionamento è elementare, per lo meno non implica un grande sforzo lato utente. Proprio come un evidenziatore, è sufficiente far scorrere la penna lungo le righe di testo, parola dopo parola. Grazie alla tecnologia ocr integrata (optical character recognition) sulla punta, il gadget legge e scansiona il testo, salvandolo direttamente sulla memoria interna oppure – a seconda dei modelli – inviandolo al computer o allo smartphone. Una volta digitalizzato, il testo può essere modificato e rielaborato in base alle necessità.

Le funzioni non finiscono qui. Si, perché alcune penne integrano anche l’opzione di sintesi vocale che permette di convertire il testo scritto in audio e di avere anche una versione “orale” della scansione, ascoltabile attraverso l’altoparlante integrato o gli auricolari collegati. Altri dispositivi ancora possono fungere da traduttori simultanei, sia di documenti che di immagini e voce. Per gestire il tutto, è solitamente presente un piccolo display dotato di comandi touch per selezionare facilmente le diverse funzionalità.

A cosa serve

I campi di applicazione potenziali sono davvero tanti. Abbiamo accennato agli studenti che hanno bisogno di ottimizzare e velocizzare le attività didattiche. Ma ovviamente, questo tipo di gadget può fare la differenza nel caso di persone con difficoltà a vari livelli, dalla dislessia ai disturbi dell’apprendimento, fino all’ipovisione. In tutti questi ambiti, una penna scanner può effettivamente semplificare le attività quotidiane e assicurare un certo grado di autonomia nella lettura e nella comprensione dei testi. Non dimentichiamoci poi degli studenti (e non solo) che devono apprendere una lingua straniera o che si trovano all’estero e hanno bisogno di un traduttore subito pronto all’uso e facilmente trasportabile in giro per il mondo.

Come sceglierla

Non tutte gli scanner a penna sono uguali e non tutti gli utenti hanno le stesse esigenze. Per questo è bene considerare alcuni punti chiave:

Fonte : Wired