Milano meglio di Barcellona per le linee mobili, Roma meglio di Londra per quelle fisse. La classifica mondiale delle città dove la connessione internet è più veloce riserva parecchie sorprese: le prime 5 per dati mobile sono tutte in Medio Oriente, due in Qatar, due negli emirati Arabi, una in Arabia Saudita, mentre per quelle fisse Abu Dhabi è prima, Valparaiso, in Cile è al secondo posto, Lione in Francia al terzo. In Italia è Genova che ha registrato la velocità di download più elevata su linea fissa, con 248,49 Mbps.
I dati arrivano da Ookla, l’azienda americana proprietaria di Speedtest, che è lo strumento più popolare per misurare la velocità della rete in tutto il mondo. 11 milioni di test al giorno, in totale oltre 50 miliardi in 17 anni di attività, con una quantità di dati raccolta che ne fa un prezioso indicatore della salute della Rete, vista dalla parte di chi la usa tutti i giorni per lavoro o per svago. Ookla è anche proprietaria di DownDetector, che fornisce informazioni in tempo reale sullo stato dei siti, piattaforme e servizi: è il primo indirizzo che di norma viene consultato per sapere se Facebook funziona, se il cloud di AWS è attivo normalmente, se non riusciamo a entrare in Minecraft perché abbiamo dimenticato la password oppure c’è qualcosa che non va nei server del famoso gioco.
Ogni sei mesi, Ookla pubblica un report globale sullo stato di internet: oltre alla velocità di download, le moderne esperienze di connessione richiedono prestazioni affidabili e costantemente elevate per altre metriche, come una bassa latenza per i giochi, lo streaming video di alta qualità, una buona velocità di upload per le videochiamate e tempi rapidi di caricamento delle pagine durante la navigazione su un dispositivo mobile.
Nell’ultimo report, appena uscito, c’è anche l’Italia. Non mancano dati a prima vista curiosi: nella prima metà del 2024 la città con internet mobile più veloce, ad esempio, è Bari (87,57 Mbps in download), seguita a stretto giro da Bologna (87,13), poi Milano (83,21) e Torino (77,51). Dati in linea ad esempio con Londra (88), ma molto più bassi di Salonicco (113) o Sofia (151), per non dire dell’inarrivabile Ar-Rayyan in Qatar (419,35 Mbps).
I numeri riflettono non solo lo stato della rete mobile, ma anche quello dei dispositivi che ci si connettono: e sebbene oggi gli smartphone siano praticamente tutti compatibili con le reti 5G, a eccezione della fascia più economica, non è detto che gli italiani si siano affrettati ad aggiornare i loro dispositivi o a rivedere il loro contratto mobile. In un mercato come quello del Qatar, dove la disponibilità economica è maggiore, la spinta all’aggiornamento potrebbe essere stata più rilevante. Poi c’è l’offerta degli operatori: e qui, limitandosi al solo 5G, Ookla segnala che in Italia la velocità media di download varia notevolmente tra l’uno e l’altro. In fondo alla classifica c’è Iliad, con uno speed score (media tra upload e download) di 73,61, poi Windtre, Tim e Fastweb, sostanzialmente pari, prima Vodafone con 206,42. Vodafone è in cima per la velocità media di download 5G, con 244,63 Mbps, davanti a Fastweb (148,69 Mbps), e TIM (129,16 Mbps). Per Speedtest, Vodafone è anche prima per la velocità media di upload 5G, con 20,29 Mbps, e per la latenza, con 43 ms.
Comunque la si veda, non sono dati esaltanti: né in senso assoluto, né, soprattutto, in relazione alle promesse degli stessi operatori alla vigilia del debutto del 5G. A riprova del fatto che, al momento, quella delle reti mobili di quinta generazione è una rivoluzione ancora da venire. Rinviata per questioni di geopolitica (il bando di Huawei, tagliata fuori dalle forniture per le reti in tutta l’Europa occidentale), vanificata da investimenti per l’acquisto delle frequenze che hanno prosciugato le casse degli operatori, poco disposti a rinnovare anche l’hardware, e non ultimo da un mercato assai competitivo che fa dell’Italia uno dei Paesi dove il costo dei dati su rete mobile è tra i più bassi al mondo.
Fonte : Repubblica