AGI – Nei confronti del generale Roberto Vannacci, europarlamentare eletto da indipendente nelle file della Lega, non è stata ravvisata “nessuna responsabilità amministrativa, per dolo o colpa grave”, nell’uso dell’auto di servizio e nell’impiego di risorse per l’organizzazione di eventi nel periodo in cui lo stesso ufficiale era addetto militare all’ambasciata di Mosca. E’ quanto è emerso dall’inchiesta avviata dallo Stato Maggiore della Difesa la cui decisione è stata resa nota dal difensore di Vannacci, l’avvocato Giorgio Carta.
“Con decreto del 26 luglio scorso, ma notificato in data odierna – spiega il penalista -, il sottocapo di Stato Maggiore della Difesa ha concluso l’inchiesta amministrativa a suo tempo condotta nei confronti del generale Vannacci in ordine all’utilizzo di un autoveicolo di servizio BMW e dell’uso di risorse attinenti al fondo “Promozione Italia” per l’organizzazione di eventi conviviali istituzionali quale addetto militare pro tempore presso l’Ambasciata d’Italia a Mosca, di cui la stampa aveva dato ampio risalto”.
Insomma “all’esito dell’inchiesta il sottocapo di Stato maggiore della Difesa ha decretato ‘la non sussistenza di alcun tipo di responsabilità amministrativa, per dolo o colpa grave’ ed ha trasmesso i relativi atti alla competente Procura Regionale per la Sezione giurisdizionale per il Lazio della Corte dei Conti che, peraltro, a differenza di quanto riferito dai media, non aveva comunicato all’ufficiale alcun procedimento a suo carico”.
Ed a tal riguardo – sottolinea l’avvocato Carta – “si comunica altresi’ che, contrariamente a quanto riportato dalla stampa, i fatti in questione non sono stati contestati nemmeno dalla Procura militare ne’ da quella ordinaria”. Il legale aggiunge che “tanto si rappresenta anche nella considerazione che la notizia dell’avvio della inchiesta era stata riportata con grande clamore su tutti gli organi di stampa, onde con la presente si intende dare uguale risalto mediatico alla positiva conclusione del procedimento che esclude definitivamente ogni ipotizzata responsabilità amministrativa e contabile”. Vannacci, dal canto suo, commenta all’AGI: “Una bella notizia, ci vuole”.
Fonte : Agi