AGI – Nella laguna di Orbetello, interessata a una moria di pesci, la situazione è stazionaria. Si attendono sviluppi nelle prossime 36 ore, dopo i due giorni di scirocco. Intanto, l’area resta sotto stretto monitoraggio, assicura il sindaco di Orbetello, Andrea Casamenti, che fa il punto sullo stato di salute della laguna a 9 giorni dal peggioramento delle condizioni dell’ecosistema. Continua anche ka rimozione delle carcasse sui 42 km di sponde interne della laguna, tra ponente e levante.
“Le sponde – spiega il primo cittadino – sono state battute più volte in questi 9 giorni, per un totale di oltre 400 km interessati dal servizio di controllo, monitoraggio e rimozione svolto dalle squadre organizzate dal nostro coordinamento della protezione civile, che ringraziamo per lo straordinario lavoro predisposto nel giro di pochissimo tempo e che ha dato risultati positivi”.
“Oltre agli operatori delle ditte – aggiunge il sindaco – ringraziamo i vigili del fuoco del comando di Grosseto per aver fornito supporto con uomini e mezzi: la loro attività di rilievo georeferenziato prosegue sullo specchio della Laguna di ponente per l’individuazione delle carcasse da rimuovere che consente la programmazione della raccolta”.
“Nella serata di domani”, conclude Casamenti, “i venti dovrebbero tornare a spirare dai quadranti nord e solo allora potremo fare un bilancio più puntuale della situazione che comunque, per il momento, abbiamo contenuto, salvaguardando tutte le nostre spiagge che restano pienamente fruibili”.
Flai Cgil, basta con operazioni spot
La Flai Cgil, con il suo capo dipartimento pesca, Antonio Pucillo, e con il segretario della Flai di Grosseto, Paolo Rossi, ha incontrato i pescatori della Laguna di Orbetello alle prese con una moria di pesci che ha messo in difficoltà un’intera comunità.
“Già lo scorso anno in un’iniziativa analoga a quella di oggi avevamo sollevato problemi relativi alla sopravvivenza della Laguna di Orbetello e dei suoi lavoratori – ricorda Pucillo – allora l’emergenza era il granchio blu, infestante e vorace. Oggi i lavoratori sono alle prese con un’altra emergenza, l’ennesima, la moria di pesci per anossia. Due situazioni legate a doppio filo a cambiamenti climatici con cui ormai è impossibile non fare i conti, caldo eccessivo ed eccessiva temperatura dell’acqua”.
“La preoccupazione dei lavoratori è palpabile – spiega il sindacalista della Flai Cgil – non solo per danni che vanificano anni e anni di lavoro e tutela della risorsa, ma anche e soprattutto perché riportare la Laguna a essere produttiva comporterà altri anni di sacrifici. A detta loro però ci troviamo di fronte a una morte annunciata, sottovalutata e poco attenzionata dalla politica nel suo complesso. Molte sono state le promesse fatte in questi anni, ma pochi gli interventi conseguenti”.
Pucillo registra con favore il tempestivo intervento economico della Regione Toscana: “Ma dobbiamo essere consapevoli che è una goccia di acqua nella Laguna”. La Flai Cgil chiede che “si apra un tavolo di confronto vero con la Regione Toscana e con il governo, perché il tema della sopravvivenza della Laguna di Orbetello va affrontato nel suo complesso. Va salvata la Laguna e bisogna rigenerare un ecosistema che dà lavoro alla cooperativa, ai suoi soci e ai suoi dipendenti, all’indotto ad essa legato, turismo e ristorazione. Serve un progetto strutturato, che salvi la Laguna da questa periodica e inarrestabile condizione di depauperamento. Dobbiamo sostenere i lavoratori per tutto il periodo necessario al ripristino della produzione e dell’attività lavorativa. Basta con operazioni spot, è necessario un progetto che metta al centro lavoro e ambiente, quindi la Laguna e la sua economia”.
Fonte : Agi