Queen, Brian May ha raccontato come Freddie Mercury lo aiutava contro l’insicurezza: “Possiamo fare le cose insieme”

Brian May ha parlato del suo rapporto con Freddie Mercury e dell’influenza che il suo entusiasmo e il suo naturale atteggiamento da star hanno avuto sulla carriera dei Queen e su lui in particolare. «Freddie si è sempre comportato da star, nella sua mente era Jimi Hendrix anche quando non era nessuno». Brian May lo ha conosciuto alla fine degli anni 60 a Londra, quando suonava nella sua prima band con Roger Taylor, il gruppo progressive Smile con alla voce Tim Staffell. Freddie (che aveva appena adottato il suo soprannome, lasciando il suo nome di nascita Faroukh Bulsara) condivideva con Roger Taylor una bancarella di vestiti usati a Kensington Market, cantava nella band Sour Milke Sea (dopo aver vissuto a Liverpool per guidare la band Wreckage, che poi ha cambiato nome in Ibex) ed era un grande fan degli Smile, che andava sempre a vedere in concerto. Nell’aprile del 1970, quando Tim Staffell lascia la band per unirsi al gruppo folk Humpy Bong, Freddie convince Brian May e Roger Taylor a continuare, e loro gli propongono di diventare il loro nuovo cantante. Fin dai primi concerti con la band di Roger Taylor e Brian May, per la quale ha scelto il nome QueenIl glam fa parte di noi, vogliamo essere regali e dandy» ha detto in una celebre intervista), Freddie mostra al pubblico il suo personaggio da rockstar travolgente, conquistando una solida base di fan con i concerti nei college e nei club prima ancora di firmare un contratto discografico ed esordire dopo l’arrivo di John Deacon al basso con l’album Queen I nel 1973. Brian May ha detto di aver imparato da lui l’entusiasmo e l’energia di creare sempre qualcosa di nuovo e sorprendente: “«Brian, ce la puoi fare» mi diceva sempre «Possiamo farlo insieme, possiamo essere i migliori del mondo»”.

Brian May ha raccontato come la sua creatività fosse complementare con quella di Freddie: «In un certo senso lui mi ha scelto come il suo chitarrista» ha detto «Quando canti una canzone a qualcuno, chiunque sia, è sempre un momento emozionante. Passi dalla convinzione di aver fatto qualcosa di unico e grande allo sconforto e alla totale insicurezza. Grazie a Freddie ho imparato a superare le incertezze. Scrivevo per lui, per farlo rendere al meglio e lui mi diceva: sì, mio caro, dammi un pezzo e io lo farò! Era sempre ottimista, motivato e pieno di energia».

Fonte : Virgin Radio