Il crime è uno dei generi seriali più apprezzati al momento. Che si parli di true crime, cioè una storia di crimini ispirata a fatti realmente accaduti oppure di un classico giallo basato su una storia di finzione, questo genere di racconto è uno dei più popolari, amati e proposti dalle piattaforme di streaming in questi ultimi anni. E proprio per seguire questa scia di successo, Netflix ha deciso di puntare sempre di più su questo genere seriale proponendo numerosi titoli crime tra cui la nuovissima serie “Come uccidono le brave ragazze” con protagonista la star di Mercoledì, Emma Myers disponibile dal 1 agosto.
Tratta dal popolare bestseller giallo del New York Times di Holly Jackson, A Good Girl’s Guide To Murder, questa serie, adattata da Poppy Cogan e diretta da Dolly Wells, in sei puntate ci trascina all’interno di una caccia all’assassino piena di suspense e colpi di scena ma c’è qualcosa che nel racconto non funziona, qualcosa che mette un muro tra la storia e lo spettatore, qualcosa che rende questa serie sbiadita, piatta, poco convincente. Ma prima di spiegare cosa c’è che non va in questo nuovo titolo Netflix facciamo un passo indietro e raccontiamo la sua trama.
Come uccidono le brave ragazze: la trama
La trama di questa serie gira attorno a una misteriosa scomparsa. Cinque anni fa, infatti, la studentessa Andie Bell è sparita nel nulla e il suo fidanzato Sal Singh si è suicidato poco dopo aver dichiarato la sua colpevolezza. Caso chiuso. La polizia sa che è stato lui, così come tutti in città credono sia stato lui il colpevole. Ma la giovane Pip non ne è così convinta ed è determinata a provarlo iniziando così una lunga e dura indagine privata che la porta a scoprire sempre più verità nascoste su quanto accaduto in passato. E se Sal Singh non è un omicida e il vero killer è ancora a piede libero, fino a dove si spingerà per impedire a Pip di scoprire la verità?
Come uccidono le brave ragazze è una serie davvero poco credibile
Lo diciamo fuori dai denti, “Come uccidono le brave ragazze” è una grande delusione. Questa serie Netflix, infatti, è riuscita a disattendere in pieno le nostre aspettative con un racconto non all’altezza, poco di qualità e più furbetto che genuinamente accattivante.
Il grande problema di questa serie, oltre alla sua scenegiatura grossolana e frettolosa, così come alla debole caratterizzazione dei personaggi, è il fatto che il genere che ci si aspetta di vedere sullo schermo non appartiene a quello dichiarato da Netflix, perlomeno non del tutto. Ed è così che quello che ci aspettiamo essere un crime a tutti gli effetti è un teen drama destinato più a un pubblico young adult che a un target adulto. E anche se alcune caratteristiche dei crime le ritroviamo nella storia, come l’elemento del mistero, la tensione, la suspense e i colpi di scena di cui questa serie, purtroppo, abusa decisamente, nel complesso Come uccidono le brave ragazze è un racconto adolescenziale. Ad averlo saputo prima, avremmo approcciato la serie diversamente.
Le scene scorrono ma senza fluidità, i personaggi fanno quello che devono ma non lasciano alcun tipo di emozione, i dialoghi non aggiungono nulla alla storia e i colpi di scena vengono usati solo per mantenere alta il più possibile la sua attenzione del pubblico ma senza un vero senso logico.
Da questa storia ci aspettavamo più cuore, più intensità, più anima e non solo un prodotto ben confezionato. Dunque, se vi state chiedendo se vale la pena iniziare o meno questa serie, non fatevi ingannare dal titolo intrigante perché “Come uccidono le brave ragazze” non vi lascerà più di tanto alla fine della sua visione se non la sensazione che le serie tv, ormai, siano solo la copia l’una dell’altra e che il marketing sia diventato più importante di una storia ben scritta.
Voto: 6,3
Come uccidono le brave ragazze: la spiegazione del finale
Fonte : Today