Stati Uniti, la nuova strategia dei Democratici è trollare Trump e Vance

Per la piattaforma e l’ideologia repubblicana è estremamente importante dimostrare non sono loro quelli strani, quindi non riusciranno mai a lasciar perdere la cosa. Questo dimostra che i Democratici hanno smesso di giocare pulito con chi non lo fa con noi – ha dichiarato Emma Mont, creator Dem e amministratrice dell’account @Organizermemes X –. Ci sono gruppi di persone online che per anni hanno implorato i Democratici di mettere da parte le carinerie, e ora che l’hanno fatto, queste persone online sono entusiaste di partecipare“.

Il netto cambio di tono si è palesato per la prima volta in un comunicato stampa del 25 luglio. Facendo riferimento a un’intervista concessa da Trump a Fox News, il comitato elettorale di Harris ha invocato uno dei suoi cavalli di battaglia preferiti, il Project 2025, aggiungendo però un chiosa: “Trump è vecchio e piuttosto strambo“.

Situazione capovolta

Se per i Democratici puntare sulla “stranezza” degli avversari è una strategia nuova, i Repubblicani lo fanno da anni, usando però un termine diverso: non weird ma cringe.

A partire dal Gamergate, la campagna online di insulti e molestie sessiste contro le donne iniziata nel 2014 nel mondo dei videogiochi, i provocatori di destra hanno dipinto democratici e progressisti come bizzarri e imbarazzanti, cringe appunto. Su YouTube si trovano facilmente moltissimi video dedicati al tema, con milioni e milioni di visualizzazioni. Alcuni creator hanno costruito intere carriere digitali sulla derisione degli elettori cringe di sinistra. È così che è nato lo stereotipo dei progressisti dai capelli blu, che per anni ha influenzato le opinioni dei conservatori negli Stati Uniti.

Ora per la prima volta i Repubblicani si trovano dalla parte opposta. Non aiuta il fatto che tra le fila dei sostenitori di Trump e del partito ci siano influencer politici e troll di di destra che hanno come avatar statue romane scelte a casaccio e riferimenti a escrementi felini nel nickname. Questo ha reso quasi impossibile sfuggire alle accuse di “stramberia”, e la situazione è peggiorata dal fatto che in risposta agli attacchi i Repubblicani si siano comportati in modo ancora più strano.

Anche la storia personale di Vance presta il fianco alle prese in giro. “Da millennial anziano, [Vance] ha chiaramente passato un sacco di tempo negli angoli di internet dominati dalla destra maschile, e quindi questo, sfortunatamente o per fortuna, ha ispirato molti degli argomenti che utilizzerà“, Kyle Tharp, autore della newsletter politica Fwiw.

Su TikTok e X, la reazione della destra al ribaltamento della situazione ha fornito ai Democratici ancora più materiale. E il comitato elettorale di Harris ne sta approfittando: da quando la vicepresidente americana ha preso il controllo dell’account della campagna elettorale di Joe Biden su TikTok, il seguito del profilo è quintuplicato e la candidata Democratica è riuscita a cavalcare l’onda senza diventare a sua volta cringe. Al momento, insomma Harris ha il vento a suo favore. Ma come abbiamo visto con Trump e Vance, lo slancio potrebbe non durare per sempre.

Questo articolo è tratto da Politics Lab, la newsletter dedicata alla politica di Wired US.

Fonte : Wired