Il governo Meloni commemora la strage di Bologna, ministro Piantedosi: “Fu neofascista”

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La strage di Bologna, il 2 agosto 1980, fu eseguita da gruppi neofascisti e uccise 85 persone. Nel quarantaquattresimo anniversario, il capo dello Stato Sergio Mattarella, il presidente del Senato Ignazio La Russa e molti esponenti del governo Meloni hanno ricordato la strage, sottolineandone la matrice.

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Nel quarantaquattresimo anniversario della strage di Bologna, che il 2 agosto 1980 provocò la morte di 85 persone con una bomba piazzata nella stazione ferroviaria del capoluogo dell’Emilia-Romagna, le massime cariche dello Stato hanno ricordato la tragedia. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato “i morti, le immagini della stazione di Bologna devastata, l’attacco feroce alla convivenza degli italiani”, sottolineando che si trattò di una “spietata strategia eversiva neofascista nutrita di complicità annidate in consorterie sovversive che hanno tentato di aggredire la libertà conquistata dagli italiani”, nonché di “uno degli eventi più tragici della nostra storia repubblicana. Una ferita insanabile, monito permanente da consegnare alle giovani generazioni”.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha parlato a Bologna, nel cortile di palazzo d’Accursio, aprendo la commemorazione. Ha subito chiarito: “Siamo qui oggi a commemorare il 44esimo anniversario della strage di Bologna. Una strage neofascista, espressione di un disegno eversivo che mirava a colpire lo Stato nella sua componente più sensibile, vale a dire le persone comuni. Il governo c’è”.

Piantedosi ha detto anche che bisogna “tenere tutti insieme la memoria dell’attentato”, perché “condividerne senza riserve la verità serve a guardarci con reciproca fiducia. Serve a rinsaldare un’alleanza democratica, a fare meglio, a fare di più per risolvere i conti col passato”. La strage, ha continuato, ricorda che “la pace e la sicurezza e la democrazia non sono conquiste scontate, ma valori che vanno difesi e promossi quotidianamente, per farlo dobbiamo essere uniti contro ogni forma di odio e intolleranza e ribadire con forza il nostro rifiuto al fascismo e totalitarismo”.

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In più, il ministro ha ricordato la questione dei risarcimenti alle vittime della strage di Bologna. Bisogna, ha detto “porsi il problema delle coperture finanziaria” per pagare questi risarcimenti, altrimenti “si rischierebbe di fare promesse che non troverebbero poi concreta realizzazione. Ci stiamo lavorando”.

Anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, seconda carica dello Stato, ha ricordato la strage sui social: “Un vile attentato che le sentenze hanno attribuito a una matrice neofascista“, l’ha definita. Per poi aggiungere: “Tramandare i valori di libertà e democrazia è un impegno imprescindibile, e allo stesso tempo è di fondamentale importanza proseguire l’opera di desecretazione degli atti delle commissioni parlamentari d’inchiesta, per fare luce su ogni ombra del nostro passato e rendere giustizia a tutte le vittime del terrorismo”.

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Fonte : Fanpage