Quando l’intelligenza artificiale ci farà gli esami a scuola

L’intelligenza artificiale generativa sta rivoluzionando molte cose, tra queste il settore dell’educazione e della formazione. Però c’è un aspetto che non è chiaro: l’impatto maggiore per chi lavora in questo settore viene dai nuovi argomenti, cioè insegnare l’AI, oppure dal cambiamento nel modo con il quale si insegna, cioè insegnare con l’AI?

Lo abbiamo chiesto a Jeff Maggioncalda, ad di Coursera, una delle più grandi piattaforme di apprendimento online al mondo con oltre 148 milioni di studenti registrati a livello globale, e in Italia 1,2 milioni di utenti unici e circa 2,5 milioni di iscrizioni ai corsi. Le lezioni provengono da 325 tra le migliori università al mondo.

Per adesso l’impatto maggioredice Maggioncaldaè sicuramente quello del contenuto: moltissime persone cercano corsi sull’intelligenza artificiale. Abbiamo visto una crescita molto rapida, oggi siamo arrivati a quattro iscrizioni al minuto per i corsi sull’intelligenza artificiale. Tuttavia, l’AI diventa sempre più importante per l’insegnamento, come strumento per fare cose che prima non potevamo neanche immaginare“.

La traduzione del contenuto

Una delle prime funzioni che l’AI sta abilitando per Coursera è l’internazionalizzazione dei contenuti. Grazie alla capacità di tradurre in maniera affidabile ed estremamente economica le lezioni, Coursera sta riorganizzando il proprio catalogo offrendo contenuti che prima richiedevano la conoscenza dell’inglese di livello avanzato in moltissime altre lingue: “Stiamo rendendo l’educazione la più egualitaria e accessibile che sia possibile” dice Maggioncalda. Una volta, quando venivano fatte da una persona, le traduzioni di un corso intero costavano a Coursera circa 13mila dollari a seconda della lingua di destinazione. Adesso con il machine learning costano 20-25 dollari. Tre ordini di grandezza in meno, E i modelli sono così bravi che ogni volta che il corso viene aggiornato o corretto, Coursera ha deciso di fare una nuova traduzione.

Le traduzioni dall’inglese all’italiano sono con una sincronizzazione del testo (trascrizione o sottotitoli completi). Ma, spiega Maggioncalda, è possibile anche usare delle combinazioni: audio in inglese e trascrizione in italiano, entrambi in inglese, poi entrambi in italiano. Il tutto fatto attualmente insieme a OpenAI. Per adesso le traduzioni sono solo testuali, ma in futuro diventeranno complete con l’audio sintetico,

Insegnare al tempo dell’intelligenza artificiale

Poi ci sono le attività di tutoring: l’insegnante personalizzato fatto dall’AI che verifica anche l’andamento dell’apprendimento, sino a generare esami e verificando che gli esami siano stati creati realmente dalla persona, con una serie di domande ulteriori per capire se il candidato è davvero preparato oppure ha copiato magari usando l’AI. Una serie di passaggi che vengono poi riassunti per il docente “umano”, sempre responsabile del voto finale, che può accettare la sintesi dell’AI oppure andare a rileggere il materiale di dettaglio. “Alla fine – dice Maggioncalda – barare a un esame diventa così complicato e richiede di sapere così tante cose che bisogna aver studiato molto per riuscirci“.

Fonte : Wired