Le 10 migliori alternative a WeTransfer

Quali sono le migliori alternative a WeTransfer che possano garantire le stesse funzionalità del portale appena rilevato dagli italiani di Bending Spoons? Abbiamo scelto dieci servizi gratuiti che molto spesso possono addirittura offrire qualcosa di più, che può essere un limite di GB più alto, più tempo sui server oppure per esempio maggiore protezione e privacy. Piccolo spoiler: ci sono due app popolarissime e installate su una larga fetta di smartphone o pc che possono fare da file sharing senza problemi.

Smash

Smash è tra i più noti servizi alternativi a WeTransfer, rispetto al quale assomiglia molto a livello grafico e di funzionalità, con la differenza che non pone limiti per i file da trasferire. Non richiede nemmeno la registrazione e i file rimangono disponibili per 14 giorni. Serve però un po’ di pazienza per il caricamento dei file pesanti e c’è pubblicità.

Terashare

Stesso discorso a livello grafico di Smash anche per Terashare, che punta a offrire un servizio di condivisione file basato su bittorent, garantendo così la possibilità di estendere in modo netto la dimensione e, al contempo, a facilitare la condivisione anche tra molti utenti di documenti o cartelle intere. Per i file pesanti il computer deve essere connesso alla rete e si deve scaricare un software, per quelli di piccole dimensioni si fa tutto dal sito.

SwissTransfer

Chi sapeva in Svizzera c’è un simil-WeTransfer molto performante a disposizione di tutto il mondo? SwissTransfer non richiede registrazione, pone un limite molto alto di 50 GB, permette di inserire una password e di salvare i file per ben 30 giorni. Non male affatto.

Mega

Servizio molto noto, Mega può fungere da sistema per trasferire file con spazio a disposizione di 20 GB, crittografia end-to-end e un’interfaccia piuttosto semplice. I file rimangono sui server per 30 giorni.

Wormhole

Molto gradevole a primo impatto e semplicissimo da utilizzare, Wormhole non richiede registrazione e permette di condividere file fino a un massimo di 10 GB con la protezione della crittografia end-to-end grazie a un sistema proprietario. Fino a 5 GB si utilizzano i server del portale, mentre per quelli superiori il trasferimento avviene peer-to-peer come per Terashare, quindi si dovrà lasciare il computer connesso fino a quando il destinatario ha scaricato il pacchetto.

SendBig

È di 30 GB il limite per il trasferimento di documenti da parte di SendBig, un servizio gratuito e senza registrazione che protegge i file con i più moderni sistemi di crittografia. Il funzionamento è del tutto simile a quello di WeTransfer anche in questo caso, con tanto di opzioni per impostare password.

Hightail

C’è un piano gratuito e funzionante online anche per il servizio di file sharing Hightail, che però richiede una registrazione al sito e pone il limite a 100 MB con la possibilità di salvare 2 GB su una cartella online sempre accessibile. Il suo punto di forza è che può collegare anche tutti i vari cloud sharing da Google Drive a Dropbox per una condivisione più semplice.

SendGB

SendGB si differenzia da WeTransfer perché… sposta la finestrella di compilazione destinatario e per l’upload sulla parte destra del display. Il limite è di 5 GB con durata di ben 90 giorni sui server (ma c’è la possibilità di “distruggerli” a richiesta) e non c’è bisogno di registrazione.

Google Drive

Terminiamo la selezione delle migliori alternative a WeTransfer con due servizi utilizzatissimi che possono tornare molto utili per il file sharing semplice. E non si può che partire da Drive dell’ecosistema di Google, compatibile con qualsiasi dispositivo e sistema operativo Non ci sono limiti di trasferimento basandosi però sullo spazio personale (quello gratis è di 15 GB) con la comodità del collegamento online alle cartelle condivise per poter selezionare e scaricare solo ciò che si desidera.

Microsoft OneDrive

Infine, OneDrive di Microsoft, anche lui completamente universale e trasversale. Al netto di uno spazio gratuito di appena 5 GB, è perfetto per via della sincronizzazione tra i dispositivi e per l’integrazione con Microsoft 365 e con Teams.

Fonte : Wired