Un anno dopo la fuga dal combattimento con Zuckerberg, Musk ci riprova con Maduro

Più o meno esattamente un anno dopo la clamorosa (e prevedibile, tant’è che l’avevamo prevista da subito) fuga dal combattimento con Mark Zuckerberg, ecco che Elon Musk ci ricasca ed è di nuovo tutto un “Sono pronto” e “Sto venendo a prenderti” e “Se la coniglierà”. Anche se in realtà l’ultima volta è stato lui a “chicken out”.

Insomma, 12 mesi dopo per Musk è di nuovo l’ora di organizzare un (finto) combattimento con cui intrattenere i follower e passare le ultime settimane d’estate. Di organizzarlo almeno sulla carta, che per lui significa fare la voce grossa su Twitter. Questa volta dall’altra parte non c’è un qualche rivale della Silicon Valley, non ci sono Sundar Pichai o Jack Dorsey ma addirittura Nicolás Maduro, appena rieletto presidente del Venezuela.

Maduro a Musk: “Non ho paura di te”

Da quel che si capisce dai social, tutto sarebbe nato poco dopo la conclusione delle elezioni: Musk ha condiviso alcune immagini di venezuelani che strappavano foto di Maduro e il presidente non l’ha presa bene. Dopo avere sostenuto che Musk vorrebbe invadere il Venezuela con i suoi missili (il riferimento è probabilmente ai razzi di SpaceX), Maduro è intervenuto in televisione per dichiarare le sue intenzioni: “Elon Musk, sei disperato e hai perso la testa. Controllati, o fallirai proprio come i politici americani di destra – ha detto il presidente – Chiunque si metta contro di me finisce male. Chiunque si metta contro il Venezuela finisce male, Elon Musk. Vuoi combattere? Facciamolo, Elon Musk”. Ancora: “Io sono pronto. Sono il figlio di Bolívar e Chavez. Non ho paura di te, Elon Musk. Andiamo, dove vuoi. Se lo vuoi tu, lo voglio anch’io, Elon Musk. Dimmi solo dove”.

Diversamente da quanto fece un anno fa con Zuckerberg (prima di fuggire dal combattimento, cioè), Musk non ha indicato una location preferita ma ha semplicemente risposto un laconico “Accetto”, rispondendo su Twitter a un post che mostrava l’intervento di Maduro in televisione. Nelle ore successive ha rincarato la dose, come da copione e anzi seguendo alla lettera il medesimo copione della volta precedente: “Maduro è un grosso e probabilmente sa come combattere, quindi questo sarebbe un vero combattimento. Zuck è un tizio piccolo, quindi sarebbe (stato, ndr) un combattimento breve”.

La via d’uscita, già pronta come un anno fa

E a chi, sempre su Twitter, gli ha chiesto chi vincerebbe fra lui e Maduro e che cosa vincerebbe, Musk ha risposto così: “Se vinco io, si dimette da dittatore del Venezuela. Se vince lui, gli do un passaggio gratis per Marte”. Questa, anche se magari non si capisce, è la sua via d’uscita, preparata già ora come la preparò in anticipo un anno fa con Zuckerberg.

Da qualche anno a questa parte, mandarla in caciara e trovare un qualsiasi appiglio senza alcuna base realistica (per esempio, “non ha accettato di dimettersi”) sembra del resto e innegabilmente la via d’uscita preferita di Musk.

@capoema

Fonte : Repubblica