Il ritorno dei Jet, Nic Cester: “Due date in Italia, nuova musica e l’omaggio a Battisti”

Ricordo benissimo quando è uscito Get Born, come del resto il momento in cui ho sentito per la prima volta il brano Are you gonna be my girl: sì, vivevo e studiavo a Los Angeles e mai – ma proprio mai! – avrei immaginato che vent’anni dopo avrei parlato di questa canzone con chi l’ha scritta e portata dal vivo. Ma è successo, a Milano, dove Nic Cester ha trascorso gli ultimi quindici anni della sua vita. Siamo tutti cresciuti, certo, ma l’energia e i ricordi che ci legano a quell’album sono tanti, e molto belli. E quel periodo deve essere celebrato, con un tour che arriverà a Milano il 26 settembre e a Roma il 27 settembre. E poi c’è anche nuova musica, con un omaggio speciale ad uno degli interpreti italiani più importanti: Lucio Battisti. Con Nic abbiamo parlato di tutto questo e di molto altro ancora, in una chiacchierata che ci ha portato a rivivere emozioni del passato, senza nostalgia.

I Jet live a Milano e Roma

I Jet tornano in concerto, e saranno anche in Italia: come vi sentite all’idea di fare dei live, dopo così tanto tempo?

Siamo molto felici di poter tornare dal vivo con i Jet, di nuovo…e mai avrei immaginato di poterlo dire, ad essere sincero! Il catalizzatore di tutto è il ventesimo anniversario del nostro primo album Get Born: abbiamo già fatto alcune date dal vivo in Australia, e sono andate bene, ed ora portiamo il tour in Europa. È molto bello, soprattutto perché le prime date saranno in Italia, a Milano, dove ho vissuto negli ultimi quindici anni della mia vita. Il fatto di suonare a Milano mi fa felice, è emozionante.

 

Cosa provi quando ascolti Get Born? Sono passati vent’anni, tu stesso sei cambiato, come artista e persona. Ed ora, cosa senti nella musica dei Jet di quel periodo?

Ho tanti ricordi legati a quel periodo della mia vita, tutti meravigliosi. Sono stati anni molto felici, abbiamo iniziato a viaggiare per la prima volta, abbiamo condiviso il successo e visto il mondo tutti insieme…potrei scrivere un migliaio di libri su quel periodo! È stato molto divertente. La musica? Non ascolto quelle canzoni…suonarle, però, è bello. Anche per vedere la reazione delle persone, soprattutto oggi, con tanta nuova gente che si affaccia alla nostra musica. Molti di loro non erano nemmeno nati quando abbiamo pubblicato l’album, ed è bello vedere che ora sono qui con noi. È un album divertente, lo è suonarlo, come del resto i nostri concerti. 

Non vorrei essere nostalgica, ma cosa ti manca di più di quel periodo?

Sono un papà oggi, e le mie responsabilità sono un po’ diverse rispetto al passato! Forse mi manca la libertà legata all’essere giovani, credo. E la totale assenza di conseguenze, che oggi ovviamente non ho.

 

The Italian singer-songwriter Lucio Battisti photographed in a park. Italy, 1969 (Photo by Archivio TV Sorrisi e Canzoni/Mondadori via Getty Images)

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Il nuovo brano dei Jet è “Hurry Hurry”

Ti capisco perfettamente, anche se non sono mamma comprendo alla perfezione! Ma raccontami del nuovo album: state lavorando a musica in uscita l’anno prossimo, giusto?

Abbiamo iniziato a creare nuova musica a New York circa un anno fa, e pubblicheremo la nostra prima canzone dall’ultimo album, circa dieci anni fa. Siamo emozionati. Per il momento pubblichiamo giusto un vinile per riavvicinarci ai nostri fan, prima di perderci troppo nelle questioni più burocratiche. Abbiamo pensato che fosse importante riprendere in modo molto semplice: è passato un po’ di tempo e abbiamo dei fan che ci sono stati molto vicini in questo lungo periodo, quindi un piccolo vinile ci è sembrata la scelta giusta. Ci sarà un nuovo brano, Hurry Hurry, e nel lato B ci sarà la cover di “Un’avventura” di Lucio Battisti. Un brano che Wilson Pickett ha cantato a Sanremo nel 1969, aggiungendo delle sfumature più soul. L’ha cantata in italiano e inglese. Dopo aver visto la sua versione su YouTube mi sono detto: Wow, sarebbe troppo bello se i Jet facessero lo stesso! Quindi di fatto è una cover della cover, ma è proprio bella.

La vicinanza dei fan, di allora e di oggi, e la musica che ama la figlia Matilda

Hai parlato della fedeltà dei vostri fan, che vi sono sempre rimasti vicini. È bello, non trovi?

Sì, è qualcosa di stupendo, soprattutto perché non abbiamo fatto nulla come band per tanti anni. Il nostro inizio è stato strepitoso, abbiamo avuto un successo mondiale e poi la band si è fermata. Sapere che loro sono ancora lì, e che ci sono nuovi fan..beh, è ancora più bello! E di questo mi sento molto fortunata.

 

E cosa pensa Matilda delle vostre canzoni?

A mia figlia non interessa nulla oltre a Taylor Swift, come del resto a gran parte delle bambine della sua età (ride). Ma va bene così, magari scoprirà la mia musica quando sarà più grande. Mi piace vedere che i bambini riescono a scoprire la musica da soli, e sono felice che Matilda lo stia facendo con Taylor Swift.

 

E tu invece, cosa ascolti (oltre a Taylor Swift, credo)?

Per me la musica è come il cibo: c’è una canzone, o un album per ogni occasione. Ascolto di tutto, l’ho sempre fatto: grazie a mio padre, ho sentito molta musica classica da bambino. Ora vivo in Europa e sto ascoltando molte melodie brasiliane degli anni Sessanta, anche mentre cucino! In Australia abbiamo una forte cultura del barbecue, e ascolto molta musica durante queste sessioni di cucina con i miei amici…mi piace quando anche loro mi fanno scoprire brani a me sconosciuti!

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Dovresti fare un format televisivo, tipo Cooking with Nic Cester

Sì, mi piacerebbe sai! Canzoni da unire al cibo…Ho una domanda per te: se tu fossi in spiaggia, con un cocktail e un piatto di spaghetti aglio e olio…cosa ascolteresti?

 

Adesso ti direi Post Malone, sono in questa Era. E tu?

Se sono in Italia, scelgo la musica di Claudio Villa…ne sto ascoltando molta in questo periodo, e mi piace!

 

 

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Fonte : Sky Tg24