Pregliasco ha evidenziato che i problemi sulla mal gestione dell’aria condizionata sono legati soprattutto agli impianti industriali quando non sono regolati correttamente, “cioè in maniera che vi sia sì un buon raffrescamento indoor, però con un utilizzo di aria fresca, quindi con una riduzione del riciclo dell’aria”. La gestione corretta dell’aria condizionata fa dunque la differenza, non solo in ufficio: “Anche negli ambienti domestici una buona ventilazione, un ricambio d’aria con l’apertura delle finestre, può aiutare a evitare l’accumularsi negli ambienti chiusi dei droplets”, le goccioline respiratorie possibile vettore di virus. “Il ricambio d’aria, insieme alla manutenzione, è l’elemento principale: è un aspetto impiantistico da decidere negli ambienti industriali, mentre a livello casalingo si ottiene assicurando un costante ricambio con l’arieggiamento delle stanze”, ha aggiunto il medico che richiama infine l’importanza di “un uso responsabile del condizionatore”. “Contro le infezioni respiratorie in generale è necessario fare molta attenzione agli sbalzi. Serve una climatizzazione prudente nel passaggio caldo-freddo/freddo-caldo così da permettere all’organismo un’omeostasi termica, ossia un adattamento lento e progressivo”
Fonte : Sky Tg24