Ismail Haniyeh, chi era il capo politico di Hamas ucciso dall’esercito israeliano

Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas, è stato assassinato mercoledì mattina in un attacco aereo israeliano contro la sua residenza a Teheran. Era uno dei leader di più alto rango e svolgeva un ruolo cruciale nelle relazioni internazionali del gruppo, compresi i negoziati riguardanti ostaggi e cessate il fuoco a Gaza. Solitamente risiedeva in Qatar, ma al momento dell’attacco si trovava in Iran per una visita ufficiale che prevedeva la partecipazione alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente iraniano, Masoud Pezeshkian. Durante la visita Haniyeh aveva incontrato anche il presidente e la Guida Suprema dell’Iran, Ayatollah Ali Khamenei.

La vita

Nato nel 1962 nel campo profughi di Shati nella Striscia di Gaza, Ismail Haniyeh è stato una delle figure più importanti di Hamas per quasi tre decenni. La sua storia è profondamente intrecciata con quella del movimento palestinese e del conflitto israelo-palestinese. Haniyeh si è unito con Hamas fin dalla sua fondazione nel 1987, durante la prima Intifada, diventando rapidamente un membro di spicco dell’organizzazione. La sua ascesa all’interno del gruppo fu marcata dalla stretta collaborazione con il fondatore di Hamas, Ahmed Yassin, di cui divenne segretario personale.

La carriera politica di Haniyeh raggiunse l’apice nel 2006, quando fu nominato capo di Hamas a Gaza e divenne primo ministro dopo la vittoria alle elezioni organizzate dopo il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza. Tuttavia, il governo di Haniyeh crollò rapidamente e scoppiò una dura conflittualità tra Hamas e Fatah, la fazione palestinese più moderata che governa la Cisgiordania. Questo conflitto portò all’espulsione di Fatah dalla Striscia. Da allora, non si sono più svolte elezioni nella Striscia di Gaza.

Haniyeh continuò a guidare Hamas a Gaza fino al 2017, quando si trasferì per assumere la posizione di capo del Politburo, una carica che comporta compiti politici e diplomatici e richiede la residenza al di fuori della Striscia per agevolare i viaggi internazionali. In questa posizione, ha avuto un ruolo cruciale nel rafforzamento di Hamas, in particolare attraverso l’alleanza strategica con l’Iran. Yahya Sinwar, suo successore a Gaza, è considerato da Israele uno dei principali responsabili dell’attacco del 7 ottobre.

La leadership di Haniyeh è stata segnata da momenti di tensione e tragedia personale, inclusa l’uccisione di tre dei suoi figli in un attacco israeliano nell’aprile 2024. La sua morte rappresenta una significativa perdita per Hamas e potrebbe avere importanti ripercussioni sulle dinamiche del conflitto in corso e sui futuri negoziati nella regione.

Fonte : Wired