In pochi giorni il primo obiettivo è stato raggiunto. I promotori del referendum contro la contestate riforma della cosiddetta “autonomia differenziata” hanno annunciato di aver raggiunto il quorum necessario per legittimare il referendum: 500mila firme. Contano infatti le 360mila sottoscrizioni digitali, ma anche le tante firme raccolte fisicamente in pochi giorni nei tanti banchetti dello Stivale. Ma, se tutta l’opposizione esprime già soddisfazione, la raccolta non si arresta e l’obiettivo è di arrivare alla soglia di 1 milione di firme, visto come ulteriore segnale lanciato contro il governo Meloni.
L’opposizione: “Segnale potentissimo contro il governo”
“Come previsto, tra firme cartacee e firme digitali è stato di fatto raggiunto già entro metà settimana il quorum per il quesito del referendum che abroga l’autonomia differenziata”. Lo afferma Riccardo Magi, deputato e segretario di Più Europa. “Non nascondo un pizzico di orgoglio per aver contribuito, con la piattaforma di pubblica e gratuita per la raccolta delle sottoscrizioni, al raggiungimento di questo risultato. Ma ciò che conta è il dato politico: in 10 giorni mezzo milione di italiani ha già detto no al l’autonomia differenziata. Un successo incredibile che è solo l’antipasto della batosta che aspetta Giorgia Meloni quando i cittadini saranno chiamati a pronunciarsi su questa riforma”.
“Un segnale potentissimo, una grande ondata di partecipazione che ci ha portato alle 500mila firme in pochissimi giorni contro la legge sull’autonomia differenziata. I cittadini non si fanno ingannare e stanno aderendo in massa all’appello per l’abrogazione. Non vogliono vivere in un’Italia divisa, frammentata in tante regioni e in tutte le materie, dalla sanità all’istruzione, dai trasporti al commercio. Hanno compreso che ci rimetteremmo tutti, nessuno escluso. Non ci fermeremo qui, è solo l’inizio” è il commento sui social del leader M5s Giuseppe Conte.
“Oggi c’è una più grande sensibilità (sull’autonomia differenziata, ndr) e il dato sulle firme raccolte conferma che la gente comincia a capire”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca parlando a Foglianise (Benevento) a margine dell’inaugurazione di un nuovo edificio della scuola dell’infanzia.
“La gente – ha aggiunto il governatore – comincia a capire, come dimostra il dato della raccolta delle firme. Non siamo per difendere lo situazione attuale. Vogliamo cambiare tutto. Siamo per l’Autonomia e per rompere la palude burocratica che c’è a Roma, ma senza rompere l’unità d’Italia”.
Fonte : Today