La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ha diffuso una nota in cui invita alla vaccinazione. Nel 2023 oltre 80mila contagi in Italia
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Nuova allerta bronchiolite nel nostro Paese, l’infezione virale che colpisce i bronchioli, le piccole vie aeree nei polmoni, principalmente nei neonati e nei bambini piccoli. È causata molto spesso dal virus respiratorio sinciziale (RSV). La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) ha diffuso una nota in cui raccomanda la prevenzione e sottolinea come in Italia ci siano dosi di “anticorpi monoclonali a lunga durata d’azione: grazie ad una sola iniezione l’anno, con costi accettabili, possiamo fare una prevenzione efficacissima che permette ai piccoli di non contrarre la malattia. Tutti i nati del 2024 dovranno essere ‘vaccinati’ il prossimo ottobre”.
Nel 2023 80mila neonati contagiati e 16mila ricoverati
Il presidente della Sipps, Giuseppe Di Mauro, ha ricordato che lo scorso anno, “su 400mila nati circa 80mila bambini hanno richiesto assistenza medica ambulatoriale, circa 16mila sono stati ricoverati e 16 sono stati i decessi solo nei primi sei mesi di quest’anno”. Di Mauro ha aggiunto che complessivamente “il 60% dei lattanti è a rischio contagio”. “Fortunatamente esiste una prevenzione che agisce come un vaccino. Da oltre sei anni vengono condotti studi e ricerche sugli anticorpi monoclonali che sono uno strumento di prevenzione primaria”, prosegue il medico.
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Prevenzione disomogenea in Italia: solo la Valle d’Aosta resta al passo
Oltre ai nuovi nati, “sarebbe utile offrire questa somministrazione anche alle donne in gravidanza per coprire il neonato nei primi mesi di vita, quando non ha ancora ricevuto questa protezione, come si fa per la pertosse”, ha sottolineato ancora Di Mauro. Tuttavia, l’offerta nelle diverse regioni è disomogenea. “Da meno di un anno solo la Valle d’Aosta è riuscita a fare prevenzione nel 2023 (e lo ripeterà anche nella prossima stagione), ad ottobre 2024 ci riusciranno altre Regioni tra cui Veneto, Trento, Bolzano, Lombardia, Toscana, Sicilia e Campania, augurandomi che tutte le altre Regioni mancanti inizino la campagna di immunizzazione”, ha spiegato ancora il pediatra. “Da presidente della Sipps, da pediatra di famiglia, da padre e da nonno, non vorrei che si determinasse una grande disuguaglianza in Italia nell’offrire quest’opportunità di prevenzione primaria, che non è un lusso”, ha concluso.
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I sintomi della bronchiolite
I sintomi della bronchiolite includono tosse persistente, respiro sibilante, difficoltà respiratorie, febbre leggera, diminuzione dell’appetito, irritabilità, apnea nei casi gravi, e secrezioni nasali con congestione. La prevenzione è fondamentale e può includere, oltre l’uso di anticorpi monoclonali, misure come il lavaggio frequente delle mani e la pulizia degli oggetti che il bambino tocca frequentemente, come giocattoli e superfici. L’allattamento al seno può fornire anticorpi utili a proteggere i neonati dalle infezioni. Inoltre, vaccinare i membri della famiglia e i contatti stretti contro l’influenza riduce il rischio di trasmettere virus che possono aggravare le condizioni respiratorie.
Fonte : Sky Tg24