I raffinatissimi tappeti delle donne tagike

Riscoprendo le tecniche delle nonne, rimaste immutate nel corso di centinaia d’anni, un piccolo paese di agricoltori del nord del Tagikistan ha avviato un’attività dove le donne sono protagoniste. Si producono tappeti di intrecci setosi fatti a mano che sono tra i più cari e preziosi al mondo.

Dushanbe (AsiaNews/Agenzie) – Nel piccolo e pittoresco paese di Khazorčašma, nel nord del Tagikistan, gli abitanti locali sono impegnati principalmente nell’allevamento e nei lavori agricoli. Uno di loro, Primkul Satorkulov, per buona parte della vita è stato un dekhkanin, un coltivatore di riso, ma da un paio d’anni ha deciso di dedicarsi ad un’altra attività, aprendo un laboratorio in cui le donne e le ragazze del posto creano i tappeti più raffinati e cari del mondo.

Tutto è cominciato a novembre del 2022, con una visita del presidente Emomali Rakhmon che ha inaugurato una fabbrica tessile per la produzione manuale di tappeti di fibra di seta. Satorkulov si è messo a disposizione, coinvolgendo la figlia Subkhija, una delle sue sei figlie, essendo quindi particolarmente sensibile al lavoro femminile nelle condizioni di un paesino molto periferico. L’idea di aprire un’azienda in proprio era venuta a Primkul dopo un viaggio in Uzbekistan, dove aveva visto le donne locali che producono tappeti di seta orientale, famosi nel mondo intero.

Come egli stesso ha raccontato ad Asia-Plus, “io provengo da una famiglia di tessitori, le mie nonne erano artigiane molto esperte e facevano i tappeti in casa, non di seta ma di lana, e ora capisco che sapevano usare tecniche molto tradizionali, immutate nel corso di centinaia d’anni, che si sono conservate soprattutto in Uzbekistan”. Ispirato dagli splendidi risultati delle donne uzbeke e dai ricordi d’infanzia, Satorkulov ha deciso di rischiare anche a casa propria, sostenuto da fratelli e sorelle, e anche dall’offerta di un corposo sussidio statale per questo tipo di impresa. Da semplice agricoltore non aveva esperienza nella gestione di queste attività, ma ha imparato in corso d’opera. La sua famiglia è originaria dell’Uzbekistan, quindi non ha fatto fatica a trovare i giusti contatti.

Nel Paese vicino si sono trovate le necessarie attrezzature, e alcuni partner uzbeki si sono offerti di aiutare l’avviamento dell’impresa: “Abbiamo invitato dall’Uzbekistan alcune donne esperte, che hanno insegnato alle nostre i segreti della tessitura dei tappeti, qualcuna ha imparato in fretta, altre hanno avuto bisogno di più tempo… In molte nostre donne il dono della tessitura si trova nel sangue, viene dalle nostre nonne e bisnonne”, racconta Primkul. Questo tipo di attività da queste parti è in mano esclusivamente alle donne, e al laboratorio di Khazorčašma si sono presto radunate una trentina di donne del paese e dei dintorni.

D’estate vengono a lavorare anche le ragazze libere dalla scuola, dopo un corso gratuito di filatura del tappeto, riuscendo a ottenere anche una buona paga per sostenere le spese delle famiglie. Le donne adulte in estate tornano nei campi, e hanno meno tempo per i lavori di fino, quindi il laboratorio estivo si trasforma in un “regno delle fanciulle”, controllate dalle sorelle maggiori di Primkul, che si assumono il ruolo delle progenitrici. L’imprenditore se ne vanta definendole “specialiste di prima classe”; una di loro, Kibrija, ha già vinto due concorsi e ha insegnato il mestiere a tante altre giovani, racconta il fratello con orgoglio, osservando che “quanto più sono piccole, tanto prima imparano, non avendo impegni famigliari”.

Per la composizione dei tappeti si seguono dei modelli su carta, preparati dal designer, e pur nella complessità dei disegni è quasi impossibile sbagliare, tanto più che ad ogni esemplare si applicano insieme due o tre persone. I tappeti di intrecci setosi fatti a mano sono ritenuti i più cari del mondo, uno di misura media costa intorno ai 40 mila dollari e la sua preparazione richiede 2-3 anni di lavoro. La scelta dei colori è molto variegata, spaziando tra migliaia di tonalità, con raffigurazioni e decorazioni molto naturalistiche. Il commercio passa principalmente dalla Turchia, dopo una fase di lavaggio e asciugatura che si svolge in Uzbekistan con particolari tecnologie, che rendono i tappeti particolarmente delicati. In questo caso si realizza una vera “via della seta”, nell’area turanica dell’Asia centrale.

Fonte : Asia