In Kenya i giovani usano l’intelligenza artificiale per fare politica

In Kenya l’uso dell’intelligenza artificiale sta trasformando il panorama dell’informazione politica e dell’attivismo. I giovani kenioti sfruttano strumenti di AI per promuovere la trasparenza e tenere sotto controllo i leader politici, segnando un nuovo capitolo nella lotta contro la corruzione e le decisioni governative impopolari. Alcuni dei numerosi sviluppatori locali hanno messo a punto dei chatbot per ChatGPT che possono essere consultati da chiunque, facilitando l’accesso a informazioni politiche e di economia.

Questi chatbot rappresentano una svolta significativa rispetto ai tradizionali gruppi WhatsApp che erano precedentemente utilizzati per la diffusione di notizie in Kenya, come in altri paesi in via di sviluppo, ma che potevano accrescere il rischio di diffusione di fake news. Ora, gli strumenti con intelligenza artificiale stanno contribuendo a democratizzare l’accesso alle informazioni politiche, rendendole comprensibili e accessibili a un pubblico più ampio.

La situazione nel paese

A partire dall’inizio di giugno 2024, le proteste contro il governo in Kenya si sono fatte sempre più violente, innescate dalla controversa legge Finance Bill 2024 che prevede un aumento generale delle tasse nel paese africano. L’attivismo digitale ha giocato un ruolo cruciale nelle proteste, con l’uso di piattaforme come TikTok e X per diffondere informazioni e mobilitare le masse: hashtag quali #OccupyParliament e #RejectFinanceBill2024 sono diventati virali. Questi social media non solo fungono da megafono per le cause, ma offrono anche funzionalità che facilitano la raccolta fondi per le spese mediche e funerarie dei manifestanti feriti o uccisi.

Dalla metà di giugno, almeno 39 persone sono state uccise durante le proteste, e una raccolta fondi online ha ricavato 29,8 milioni di scellini kenioti (circa 214mila euro) da oltre 34.000 donatori. La specificità del Kenya, con 43 comunità diverse che parlano numerosi idiomi locali oltre alle lingue ufficiali inglese e swahili, ha visto un ulteriore impiego della tecnologia. I manifestanti hanno creato e condiviso video su TikTok che spiegano il disegno di legge in diverse lingue locali, rendendo le informazioni accessibili anche alle popolazioni rurali.

Chatbot legali

Tra le strategie innovative utilizzate ci sono stati, inoltre, strumenti di intelligenza artificiale per creare contenuti che amplificano i messaggi del movimento e aiutano a educare il pubblico sul disegno di legge. Tra gli strumenti AI sviluppati, spicca il Corrupt Politicians GPT, un chatbot che permette agli utenti di scoprire i casi di corruzione che coinvolgono politici kenioti.

Un altro esempio è il Finance Bill GPT, il quale aiuta a comprendere il controverso disegno di legge e le sue implicazioni, fornendo anche i contatti dei legislatori per permettere ai cittadini di esprimere le proprie preoccupazioni. Il funzionamento è quello classico dei chatbot: quando si inserisce il nome di un politico, sulla base delle informazioni fornite sul web, la piattaforma visualizza un elenco cronologico degli scandali di corruzione, dal più antico al più recente, i dettagli dei casi e il loro esito. Lo strumento ChatGPT rivela anche se il politico è stato perseguito o se è stato scagionato dalle accuse di corruzione. In più, cita anche le fonti di ogni caso e invita gli utenti a identificare eventuali informazioni mancanti per migliorarne l’accuratezza.

Fonte : Wired