L’intelligence militare ucraina ha rivendicato un ruolo nella prima sconfitta subita in Mali dai combattenti del gruppo Wagner. Il portavoce dei servizi segreti ha detto che i ribelli maliani hanno avuto da Kiev le informazioni utili a combattere il gruppo paramilitare russo nella zona settentrionale del Paese al confine con l’Algeria. Un canale Telegram collegato al comando di Wagner ha ammesso ieri che il gruppo aveva subito pesanti perdite durante i combattimenti in Mali la scorsa settimana, in “feroci battaglie” durate cinque giorni e conclusesi sabato contro una coalizione di forze separatiste tuareg e gruppi jihadisti, che avevano utilizzato armi pesanti, droni e attentatori suicidi. Numerosi combattenti tra cui il comandante Serghei Shevchenko, sono stati uccisi. Andrei Yusov, portavoce dell’agenzia di intelligence militare GUR dell’Ucraina, ha sostenuto che “i ribelli hanno ricevuto le informazioni necessarie, e non solo informazioni, che hanno consentito un’operazione militare di successo contro i criminali di guerra russi”. Il governo del Mali, che combatte varie insurrezioni nel nord del paese da oltre un decennio, ha chiesto aiuto a Wagner dopo che una giunta militare ha preso il potere nel 2020; il gruppo russo è intervenuto alla fine del 2021. Ieri il Kyiv Post ha pubblicato una fotografia che mostrava ribelli maliani sventolare una bandiera ucraina: secondo la testata ucraina, l’immagine è stata autenticata da una fonte della difesa a Kiev. Il gruppo Wagner è stato creato da Yevgeny Prigozhin, una vecchia conoscenza di Vladimir Putin che ha creato la forza combattente come un modo per Mosca di intervenire nei conflitti senza l’uso ufficiale dell’esercito russo. Ha portato avanti gran parte dei combattimenti più feroci in Ucraina, spesso utilizzando ex prigionieri che sono stati graziati in cambio di un periodo in prima linea. Il gruppo è attivo anche in tutta l’Africa e continua a esserlo anche dopo che Prigozhin è morto dopo aver tentato un colpo di Stato in Russia.
Fonte : Sky Tg24