Big data, mercati privati e unificazione degli asset: come Aladdin di BlackRock ridefinisce il panorama degli investimenti

Quali sono le prospettive e le aspettative per il futuro dell’industria del management degli investimenti? E a che punto è l’Italia?

“Tutto ruota intorno all’evoluzione tecnologica e, in particolare oggi, all’intelligenza artificiale e ai software predittivi. Le realtà come BlackRock non solo possono contribuire all’evoluzione degli standard del settore, ma anche fungere da laboratori per comprendere le esigenze del mercato e intercettarne le tendenze. L’Ai sta rivoluzionando l’industria migliorando l’efficienza operativa, automatizzando i processi più articolati e consentendo una gestione più integrata e scalabile dei dati. Questo non solo sta riducendo i costi, ma supporta anche la capacità di gestire la complessità in aumento, facilitando al contempo la crescente collaborazione tra diverse funzioni aziendali.

“Anche per i piccoli attori, le piattaforme high tech di investimento giocano un ruolo di primo piano nel rispondere alle nuove necessità di mercato, perché permettono maggiore flessibilità e adattabilità. In tutto ciò anche i dati hanno un’importanza cruciale, sia per proteggere gli investitori sia per semplificare i processi decisionali. L’Italia ha già raggiunto traguardi di tutto rispetto su questo fronte ed è in una posizione di rilievo rispetto ad altri paesi, sia a livello europeo sia mondiale. In Italia la combinazione – o la maggiore vicinanza – tra la gestione patrimoniale e la gestione del risparmio si sta concretizzando in un modo che, altrove, non vediamo necessariamente così forte”.

Quali sono i trend più rilevanti che guidano, in generale, il cambiamento del mondo degli investimenti?

“Tra i trend più forti ci sono, a mio parere, i dati e i mercati privati: investire in questi ambiti, come Aladdin stessa ha fatto con le recenti acquisizioni della piattaforma di investimenti alternativi eFront e, più recentemente, di una società di dati finanziari come Preqin per migliorare compatibilità con i mercati privati, è fondamentale per adattarsi rapidamente al processo trasformativo in atto. Questo permette di rispondere alle richieste dei nostri clienti, oltre che dei prospect, dimostrando una visione strategica e una coerenza nel costruire capacità tecnologiche all’avanguardia”.

Scendiamo nel caso specifico di Aladdin: quali sono le aree di crescita della piattaforma, sia dal punto di vista tecnico sia commerciale?

“Tecnologicamente, la premessa è che come BlackRock investiamo in strumenti all’avanguardia come l’intelligenza artificiale e il cloud computing, per permettere la creazione di un’infrastruttura sempre più agile e scalabile. Dal punto di vista funzionale, Aladdin sta ampliando la sua offerta in aree cruciali come il credito privato, la contabilità, la sostenibilità e, più in generale, l’ambito Esg (environmental, social, and governance). Abbiamo anche creato un team dedicato alla contabilità, per gestire la complessità delle operazioni finanziarie dei nostri clienti, assicurando di rispettare tutti i requisiti e di rispondere alle esigenze più specifiche. Continuiamo a investire nella connettività per esempio attraverso iniziative come quella con Coinbase, società che gestisce lo scambio di beni digitali.

“A livello funzionale abbiamo lanciato, ormai cinque anni fa, un concetto che continua a riscuotere un certo successo nel mercato: quello del Whole Portfolio, con cui si mira a unificare tutte le classi di asset finanziari su un’unica piattaforma integrata. Con questo approccio, in scia al trend di aggregazione degli asset, si elimina la necessità di gestire sistemi multipli o separati per ogni classe di investimenti, offrendo una visione olistica e integrata che sta venendo accolta positivamente nel mercato. L’obiettivo è di continuare a rafforzare le capacità della nostra piattaforma Aladdin non solo come software tecnologicamente avanzato, ma come servizio essenziale per affrontare sfide complesse ed emergenti nel panorama globale degli investimenti, favorendo un’interazione sempre più efficace con i clienti, efficienza nei costi, operazioni scalabili e, soprattutto, facilitando un’efficiente gestione delle informazioni“.

Fonte : Wired