Anche in Italia le mappe degli incendi boschivi fatte con l’IA di Google

Monitoraggio della salute prenatale, lotta ai parassiti nelle coltivazioni, previsioni sulle inondazioni e molto, molto altro ancora: come su Italian Tech abbiamo raccontato spesso, sono numerose (e molto diverse fra loro) le cose che Google fa con l’intelligenza artificiale.

Da qualche tempo, fra queste c’è anche il monitoraggio dei confini e dell’estensione degli incendi boschivi, una funzionalità molto utile che da questa estate viene allargata a 15 nuovi Paesi fra Africa ed Europa, compresa l’Italia.

Aggiornamenti ogni 10-15 minuti

Secondo quanto hanno spiegato dall’azienda di Mountain View, il progetto, che può essere considerato una sorta di evoluzione di Incendi Boschivi, un livello di Maps di cui raccontammo esattamente un anno fa, si basa su più modelli di IA addestrati su immagini satellitari, sui dati storici sugli incendi e sulle informazioni sui segni lasciati dal fuoco, cioè le forme che rimangono sul terreno dopo che un incendio è stato contenuto, a loro volta basate sulle misurazioni fatte anche sugli incendi boschivi avvenuti in passato. Secondo Google, “tutto ciò consente di stabilire confini più precisi e definiti degli incendi boschivi rispetto all’utilizzo delle sole immagini satellitari”.

La funzionalità, che ha debuttato oltre un anno fa negli Stati Uniti, in Messico e in gran parte di Canada e Australia, dovrebbe essere in grado di fornire informazioni aggiornate sull’estensione (e sul percorso) di un incendio boschivo ogni 10-15 minuti. Google non la definisce una previsione perché in effetti non lo è, anche se lo sembra molto: è più una stima, ricavata dalla combinazione di immagini reali con le elaborazioni fatte dall’intelligenza artificiale.

Gli alert dentro a Maps e nelle notifiche

Come detto, non è un esercizio fine a se stesso ma una cosa utile, che le persone possono verificare da sole: è sufficiente aprire l’app Maps, scegliere fra i livelli (in alto a destra) quello chiamato Incendi, eventualmente ridurre lo zoom per inquadrare una maggiore porzione di mondo e cliccare su una qualsiasi delle icone a forma di fiamma. Si può capire facilmente la zona toccata dall’incendio, a quando risale l’ultimo aggiornamento e (non dappertutto) vedere l’estensione del fumo e la sua intensità.

Non è tutto: da Google hanno spiegato che “quest’estate, grazie alla nuova funzionalità, abbiamo mappato più di 20 incendi boschivi nell’Europa meridionale, tra cui incendi in Spagna, Grecia e Cipro e altri dal Portogallo al Kenya” e che “abbiamo mostrato i confini di questi incendi boschivi nella Ricerca e in Maps e reso disponibili le informazioni tramite notifiche”. Questi punti sono importanti: significano che se si fa una ricerca su Google mentre ci si trova fisicamente in una zona potenzialmente toccata o comunque vicina a un incendio boschivo, l’alert sarà visibile fra i risultati e anche che lo stesso avvertimento potrà essere ricevuto senza aprire alcuna app, perché il nostro smartphone ci notificherà il possibile pericolo. Da Mountain View hanno in effetti confermato che “solo nella prima settimana di luglio, dopo che gli incendi boschivi sono scoppiati in Europa e in Africa, 1,4 milioni di persone hanno ricevuto le nostre notifiche”.

Un paio di ulteriori vantaggi pratici sono nel fatto che le informazioni “vengono sovrapposte alle indicazioni stradali di Google Maps”, così che l’app ne tenga conto suggerendo eventuali deviazioni al percorso da fare, e che le notifiche non sono necessariamente solo nella lingua del Paese dove si verifica l’incendio ma “si basano sulle impostazioni dell’utente e sulla lingua selezionata” sullo smartphone. In entrambi i casi, l’idea è che si possa beneficiare di queste informazioni anche quando si è in viaggio da qualche parte, che sia per lavoro o per turismo.

@capoema

Fonte : Repubblica