Intesa Sanpaolo: utile a 4,8 miliardi, pioggia di dividendi (3,3 mld) per gli azionisti

“Nel primo semestre 2024 l’utile netto è stato di 4,8 miliardi di euro, di cui 2,5 miliardi nel secondo trimestre e consente di accantonare dividendi per 3,3 miliardi di euro”. Lo dichiara Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo, commentando in una nota i risultati di bilancio consolidati al 30 giugno 2024. “Per gli esercizi 2024 e 2025 abbiamo un obiettivo di utile netto superiore a 8,5 miliardi di euro”, prosegue.

Quello messo a segno nei primi sei mesi del 2024 è il miglior risultato netto semestrale di Intesa Sanpaolo dal 2007, che vanta un’elevata e sostenibile creazione di valore e una patrimonializzazione estremamente solida. Alla luce di ciò, il gruppo migliora la guidance di utile netto per il 2024 e 2025 a oltre 8,5 miliardi, contro gli oltre 8 miliardi previsti tra febbraio e maggio di quest’anno. Il dato si confronta con i 7,7 miliardi messi a segno nel 2023. E’ quanto si legge dalle slide di presentazione dei conti. Il gruppo si aspetta un’ulteriore crescita di Dps ed Eps rispetto al 2023 e un dividend yield nel 2024-25 sarà superiore al 10%.

Intesa: +48 mld di risparmio

“Il contesto relativo ai tassi di interesse è in evoluzione, potremo tuttavia affrontarlo con successo grazie alla significativa diversificazione del nostro business model e al risparmio che ci affidano famiglie e imprese, in crescita nel semestre di 48 miliardi di euro”, evidenzia Messina, rivendicando il primo posto “nell’Eurozona nel rapporto tra commissioni e attività assicurativa rispetto ai ricavi. La nostra forza è rappresentata da oltre 16.000 professionisti dedicati, un’offerta digitale all’avanguardia e dalle società assicurative e dell’asset management di proprietà. Abbiamo identificato 100 miliardi di euro di attività finanziarie dei clienti in grado di dare impulso alla crescita del risparmio gestito”.

Messina: “Più distribuzioni agli azionisti”

“Il flusso ai minimi storici degli Npl porta il costo del rischio annualizzato a 26 punti base, accompagnato da un aumento delle coperture. La robusta generazione di capitale ci rafforza ulteriormente: il Cet1 ratio al 30 giugno è superiore al 13,5%, già considerando la completa esecuzione del buyback di 1,7 miliardi di euro in corso. Il significativo eccesso di capitale ci mette nelle condizioni di valutare con flessibilità ulteriori distribuzioni di risorse agli azionisti”, fa sapere infine il ceo.

Fonte : Today