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Per oltre 100 anni la Senna non è stata balneabile. Ora il fiume che attraversa Parigi diventerà il posto in cui gli atleti arrivati per le Olimpiadi dovranno competere per le gare in acque libere e per la parte in acqua del Triathlon. Nonostante un investimento da 1,5 miliardi di dollari potrebbe essere ancora rischioso nuotare nella Senna.
Ci sono due tipi di gare delle Olimpiadi di Parigi 2024 che sono previste nella Senna: la parte di nuoto del Triathlon e le competizioni di nuoto in acque libere. Qui per l’Italia c’è Gregorio Paltrinieri, campione olimpico in diverse discipline che nelle ultime Olimpiadi di Tokyo 2021 ha conquistato il bronzo proprio nella 10 km in acque libere. È stato lui negli ultimi giorni a criticare la scelta di organizzare le gare nella Senna:
“Sì, siamo preoccupati. Molto probabilmente è sporco perché non ci sono le condizioni per nuotare ma sono quasi sicuro che la faranno lì perché ci hanno investito troppo. Quindi mi sembra un po’ una presa in giro”.
Il problema della Senna per le Olimpiadi di Parigi parte da lontano. Secondo il Time questo fiume è stato dichiarato non balneabile per oltre 100 anni. Un divieto che è caduto questa estate, dopo un investimento di 1,5 miliardi di dollari fatto proprio per consentire agli atleti di nuotare. Teoricamente poi dei tratti della Senna dovrebbero restare balneabili, così da permettere una via di fuga ai cittadini di Parigi durante l’estate. Prospettiva che al momento non è stata ancora messa a terra. Ma quali sono davvero i rischi per gli atleti?
Quali batteri ci sono nella Senna e quali malattia possono provocare
Le acque della Senna sono contaminate da varie sostanze. Possiamo dividerli in due tipi. Le acque reflue e gli inquinanti chimici. Le acque reflue sono quelle contaminate da attività umane, come le acque di scarico che vengono utilizzate nei servizi igienici. Gli inquinanti chimici invece arrivano dal deflusso dei rifiuti industriali. La Senna è lunga 776 km e attraversa la Francia dalla Borgogna al canale della Manica.
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I primi osservati speciali per la Senna sono i batteri, nello specifico Escherichia Coli e batteri enterococchi. Questi batteri, soprattutto se passano per via orale, possono essere responsabili di una serie di patologie ben note a chi si avventura in parti del mondo che non hanno un buon sistema di distribuzione dell’acqua potabile. L’elenco è lungo e abbraccia diverse malattie gastrointestinali come diarrea, crampi addominali, vomito e nausea.
Il problema di questi batteri è anche che non è semplicissimo capire il livello. Sempre il Time ha intervistato Natalie Exum, professore di salute ambientale alla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. È lui che spiega come questo batterio abbia bisogno di un ciclo lungo quasi un giorno per essere coltivato:
“Ci vogliono circa 24 ore per coltivare i batteri Escherichia Coli. Potrebbero usare qualche altro indicatore proxy ma non è che puoi mettere qualcosa nell’acqua e sapere quanti Escherichia Coli sono presenti in quell’istante”.
Gli indicatori proxy in breve non misurano direttamente un fenomeno ma definiscono alcune variabili da cui si può dedurre il fenomeno. Il problema per la Senna ora è che non è detto che sarà balneabile per le gare. Il livello di inquinanti dipende molto anche dalle precipitazioni. Negli ultimi giorni ad esempio per motivi sanitari è saltato un allenamento di Triathlon. In caso di problemi ci sono già location alternative ma questa incertezza, ovviamente, non aiuta gli atleti a preparare le gare.
Il parere dei cittadini di Parigi sull’inquinamento della Senna
Fonte : Fanpage