Escalation Israele-Libano dopo la strage nel campo da calcio, la Farnesina: “Gli italiani lascino la regione”

La comunità internazionale guarda con il fiato sospeso l’incendiarsi delle tensioni tra Israele e Libano dopo li raid di ieri, 27 luglio, su un campo da calcio nella cittadina druso-israeliana di Majdal Shams in cui sono morti 12 ragazzi, tutti di età compresa tra i 10 e i 20 anni. Israele ha risposto con una serie di razzi lanciati contro “una serie di obiettivi terroristici di Hezbollah sia in profondità nel territorio libanese che nel sud del Libano, compresi i depositi di armi e le infrastrutture terroristiche” dell’organizzazione paramilitare che nega però la propria responsabilità nell’attacco a Majdal Shams. 

“Gli italiani lascino la regione”. Preoccupazione per i militari lungo la “linea blu”

“Il Governo italiano ha rinnovato ai governi israeliano e libanese la richiesta pressante di fare tutto quanto in loro potere per evitare un’ulteriore escalation negli scontri militari nella regione, una fase che potrebbe finire fuori controllo e provocare altri danni e lutti dolorosi in un’area colpita da un conflitto che andrebbe al contrario totalmente disinnescato”, si legge in una nota della Farnesina. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani sta seguendo con il titolare della Difesa Guido Crosetto l’evolversi della crisi anche tramite una serie di consultazioni telefoniche con i ministri degli Esteri di Israele Israel Katz e del governo libanese Abdullah Bou Habib. “Tajani e Crosetto, con i vertici dei loro ministeri, hanno valutato le opzioni a disposizione per la protezione dei cittadini italiani presenti nella regione. La Farnesina rafforza il monitoraggio operativo sugli italiani in Libano e Israele e continua a suggerire a tutti i cittadini italiani in grado di farlo di lasciare la regione”, si legge ancora.

L’Unita di Crisi della Farnesina fa inoltre sapere di aver aggiornato i piani per possibili evacuazioni, mentre preoccupa il contingente di circa 1200 militari italiani stanziati sulla cosiddetta “linea blu”, la linea cuscinetto tra Libano e Israele. Crosetto ha espresso preoccupazione ribadendo all’Onu la richiesta per cambiare le regole di ingaggio e ridefinire la strategia della missione.”Il tempo è scaduto”, avverte.

Tajani su X-3

Gli Usa: “Razzo lanciato da Hezbollah, ma conflitto non si inasprisca”

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è intervenuto affermando che Israele ha il diritto di difendere i propri cittadini, pur ribadendo la volontà Usa affinché il conflitto non si inasprisca. Blinken ha affermato che gli Stati Uniti sono “profondamente addolorati” per la perdita di vite umane sulle alture del Golan.”Non c’è giustificazione per il terrorismo”, ha aggiunto affermando che “ogni indicazione è che in effetti il razzo proveniva da Hezbollah”. 

“Abbiamo continuato a discutere con le controparti israeliane e libanesi sin dal terribile attacco di ieri nel nord di Israele, che ha ucciso diversi bambini che giocavano a calcio. Questo attacco è stato condotto da Hezbollah libanese”,ha ribadito anche la portavoce del consiglio di sicurezza della Casa Bianca, Adrienne Watson. “Era un loro razzo e lanciato da un’areache controllano. Dovrebbe essere universalmente condannato”. 

Israele: “Possibile una guerra totale”

“Sappiamo esattamente da dove è stato lanciato il razzo. Abbiamo esaminato qui sul muro del campo di calcio i resti del razzo e sappiamo che si tratta di un razzo Falaq con una testata da cinquantatré chilogrammi. Questo è un razzo di Hezbollah. E chiunque lanci un simile razzo in un’area urbana vuole uccidere civili, vuole uccidere bambini”, ha affermato il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi.

Halevi ha poi avvertito Hezbollah: l’Idf sta aumentando la sua prontezza per “la prossima fase dei combattimenti nel nord”. “Sappiamo come attaccare anche molto lontano dallo Stato di Israele”. Benjamin Netanyahu sta intando presiedendo il gabinetto di sicurezza convocato immediatamente dopo l’attacco per decidere sulla risposta da mettere in atto. Secondo il quotidiano The Times of Israel, “vari funzionari e resoconti suggeriscono che si prevede che il governo approverà una rappresaglia su vasta scala, anche se resta da stabilirne la portata, così come se ciò scatenerà una guerra totale con il potente gruppo terroristico libanese sostenuto dall’Iran”.

Fonte : Today