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L’Iran ha avvertito Israele che qualsiasi nuova “avventura” militare in Libano potrebbe avere “conseguenze impreviste”. Intanto, dopo l’attacco al villaggio di Majdal Shams, che ha causato la morte di 12 bambini, il governo israeliano giura ritorsioni.
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L’Iran ha messo in guardia il governo isrealiano che qualsiasi nuova “avventura” militare in Libano potrebbe portare a “conseguenze impreviste“. A dirlo è stato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani, specificando, in una nota, che in questo caso Tel Aviv sarà responsabile di “tale stupido comportamento”.
L’avvertimento dell’Iran arriva a qualche ora dalla serie di raid israeliani sul Libano, in riposta all’attacco sulle alture del Golan, nel villaggio di Majdal Shams, in cui sono rimasti uccisi dodici bambini. Il corpo della dodicesima vittima, un ragazzino di 11 anni, è stato ritrovato in tarda serata. L’esercito di Tel Aviv ha definito l’attacco “il più letale contro i civili israeliani” dall’attentato di Hamas del 7 ottobre.
Il ministro della Difesa Yoav Gallant aveva giurato ritorsioni dopo il raid attribuito ad Hezbollah, preannunciando una rapida escalation delle tensioni in Medio oriente. Dal canto suo, Hezbollah ha sostenuto di non avere alcun legame con il lancio del razzo, un Falaq-1, iraniano. Ma anche per la Casa Bianca, il raid è stato “condotto dagli Hezbollah libanesi. Si trattava di un loro razzo e lanciato da un’area da loro controllata”.
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Secondo Riad Kahwaji, capo dell’Istituto per l’analisi militare del Vicino Oriente e del Golfo, la posizione che Hezbollah ha detto di aver preso di mira si troverebbe a circa 2 chilometri e mezzo dalla città. Questo lascerebbe aperta l’ipotesi di razzi imprecisi. Allo stesso tempo, sostiene l’analista, “non si può escludere la possibilità di un errore di tiro” da parte di un missile della difesa aerea israeliana. Da qui l’appello di Kahwaji all’avvio di un’indagine indipendente sui fatti.
L’attacco ha costretto Benjamin Netanyahu, in vista negli Stati Uniti, al rientro anticipato e a convocare immediatamente una riunione del gabinetto di sicurezza. Dopo i raid contro gli obiettivi di Hezbollah , l’IDF ha comunicato di aver colpito “sia in profondità nel territorio libanese che nel sud del Libano”.
In particolare, un drone israeliano ha sparato due missili contro il villaggio di Taraiyya, nel Libano orientale. Secondo quanto dichiarato da una fonte di sicurezza libanese, non ci sarebbero vittime. Ma nell’attesa dell’annunciata rappresaglia israeliana, i comandanti del gruppo di Hezbollah avrebbero dato ordine di evacuare diverse posizioni vicino al confine e nel Libano orientale.
Intanto, il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres ha condannato il lancio di razzi, esortando i Paesi a “esercitare la massima moderazione”. Sia dagli Stati Uniti che dall’Europa proseguono gli sforzi diplomatici per evitare un allargamento della guerra che potrebbe far precipitare il Medio oriente in un conflitto su larga scala.
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Fonte : Fanpage