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Il Comando generale della Guardia di Finanza ha aperto un’inchiesta interna al termine della quale ha disposto il trasferimento sia del capitano, indicato dalla vittima come l’autore delle violenze, sia degli altri militari che erano venuti a conoscenza degli episodi e che nulla avevano fatto per impedirli.
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Una giovane allieva che frequenta il primo anno della Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza ha denunciato di aver subito violenze sessuali all’interno della struttura delle Fiamme Gialle che si trova a Coppito, in provincia de L’Aquila. Stando a quanto rivelato dal Corriere della Sera, per incastrare i presunti autori dello stupro sarebbe stata impiegata anche una chat creata su WhatsApp in cui un capitano si confrontava con altri parigrado su quanto avvenuto.
Il Comando generale della Guardia di Finanza ha aperto un’inchiesta interna al termine della quale ha disposto il trasferimento sia del capitano, indicato dalla vittima come l’autore delle violenze, sia degli altri militari che erano venuti a conoscenza degli episodi e che nulla avevano fatto per impedirli: pur sapendo quello che avveniva, infatti, non avrebbero denunciato gli stupri. Per questa ragione sono stati destinati ad altri incarichi. I tre non sono al momento indagati.
La ragazza potrebbe ora essere ascoltata di nuova da chi indaga in procura all’Aquila, e forse anche dalla Procura militare. Per il momento gli avvocati che difendono il capitano indagato, Cesare Placanica e Maria Leone, preferiscono non commentare “restando fiduciosi sull’esito dell’indagine”. Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare anche gli ufficiali che prenderanno il posto di quelli trasferiti e assegnati a svolgere incarichi operativi in altre regioni.
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Fonte : Fanpage