Dominio Settebello con gli Usa: vittoria mai in dubbio. Martedì gli azzurri con i campioni del mondo della Croazia

Mai un rischio, mai un attimo in cui la vittoria è rimasta in bilico. Il Settebello parte a razzo e abbatte gli Usa: il 12-8 finale non rende neppure l’idea reale del dominio azzurro. La squadra di Campagna inizia alla grande e poi difende senza problemi un paio di reti di vantaggio, rispedendo al mittente qualunque tentativo degli statunitensi di rientrare in partita. Poi nel terzo tempo ecco la spallata decisiva, con cinque reti che affondano le speranze Usa di raggiungere l’Italia. Meglio di così non poteva iniziare, con le doppiette di Di Fulvio, Gianazza e Iocchi Grata e le segnature di Velotto, Fondelli, Bruni, Di Somma e un Echenique seguito a Parigi dalla famiglia che lo festeggia alla grande a fine incontro.

Tanti gol, ma ottimo test anche per la fase difensiva, elogiata dal tecnico Sandro Campagna. “Abbiamo giocato molto bene sia con il pressing sia con la zona e anche con l’uomo in meno. Siamo riusciti a studiare bene gli avversari punzecchiando gli Stati Uniti nei momenti giusti, soprattutto nel terzo tempo”.

Una vittoria importante anche in chiave prosecuzione del torneo, visto che nel girone gli azzurri si troveranno di fronte la Croazia campione mondiale in carica, prossimo impegno martedì 30 luglio alle 12.05, la Grecia argento olimpico a Tokio, Montenegro e Romania. Insomma, un raggruppamento di tutto rispetto che però piace a Campagna, uno che ha un palmares lungo chilometri e ai Giochi ha già tutte le medaglie possibili: oro a Barcellona, argento a Londra e bronzo a Rio de Janeiro. “Se ci confrontiamo subito con le squadre migliori – racconta – capiamo a che punto siamo e dove possiamo migliorare”.

Partire con una bella vittoria permette di non trovarsi un cammino in salita. “Siamo stati bravi all’esordio e questo successo ci serve per affrontare con un pizzico di tranquillità in più la sfida con la Croazia. Il nostro è un raggruppamento tosto, con sei formazioni tutte di livello, dobbiamo arrivare fra le prime quattro e per ora non pensiamo alle medaglie ma solo a qualificarci”.

Adesso arriva un gradino più ostico da superare. “Assolutamente. Croazia e Montenegro sono due squadre slave con lo stesso tipo di gioco e che presentano difficoltà simili. Ma avere avversarie così forti ci permette di crescere; se qualcosa non funziona puntiamo a correggere cosa non è andato”.

Fonte : Today