Una delle storie più toccanti sull’amicizia strettissima tra Dave Grohl e Taylor Hawkins, che è diventato il batterista dei Foo Fighters nel 1997 è anche uno degli episodi più drammatici nella breve e travolgente vita di Taylor Hawkins. Nell’agosto 2001, al termine di un periodo di trasgressione incontrollabile, Taylor Hawkins va in overdose e viene ricoverato in coma in ospedale a Londra. Dave Grohl che ha già vissuto la tragedia della scomparsa di Kurt Cobain, si piazza di fianco al suo letto e non si muove da lì per due settimane, fino a quando non si risveglia. “È stato un incidente, ho fatto troppe feste e qualcuno mi ha dato la cosa sbagliata” ha dichiarato il batterista nel documentario del 2011 Foo Fighters: Back and Forth, “Ma quello è stato il punto di svolta della mia vita”. Mentre era in ospedale, Dave Grohl scrive il testo di una canzone dedicata a Taylor, On The Mend, pubblicata nell’album In Your Honor del 2005.
È una testimonianza scritta in presa diretta della loro amicizia, l’origine dell’energia creativa che ha dato ai Foo Fighters la forza per conquistare il mondo. Dave Grohl era il miglior batterista del rock, e ha lasciato il posto a Taylor Hawkins per diventare il frontman, sicuro di avere la spinta e la fantasia ritmica per rendere travolgenti le sue canzoni. “Svegliami quando arriverà il momento” canta Dave Grohl in On the Mend, “Chiamami con il mio nome. Ci rivedremo da qualche parte laggiù, siamo ancora una volta legati per sempre”. Un pezzo che dopo la scomparsa improvvisa di Taylor Hawkins nel 2022 è diventato l’ultimo saluto del suo amico Dave Grohl. Un ricordo che si unisce all’omaggio rivolto da tutto il mondo del rock, da Stewart Copeland a Roger Taylor dei Queen, ad una delle rockstar più amate di sempre.
Fonte : Virgin Radio