Un primo gruppo di caccia F-16 è pronto per essere trasferito in Ucraina, dovrebbe arrivare in agosto, poi ne arriveranno altri; i piloti e i tecnici addestrati all’estero “hanno accumulato il numero di ore di addestramento richiesto”, che comprende la dimistichezza con il combattimento notturno, e un primo gruppo di tecnici ha già fatto ritorno in Ucraina dalla Danimarca per accogliere i primi caccia americani, che stazioneranno a non meno di 40 chilometri dal fronte. Nelle prime fasi gli F-16 saranno impiegati contro missili e droni nemici, prima di usarli contro aerei ed aeroporti nemici e, infine, una volta guadagnata per lo meno la parità aerea, contro le linee e le retrovie russe. Queste sono alcune delle informazioni raccolte e messe insieme dai pareri di alcuni addetti ai lavori da Rbc-Ukraine, che fa il punto sull’avanzamento della consegna degli agognati cacciabombardieri Usa da vari Paesi Nato. L’Ucraina ha dichiarato di aver bisogno di almeno 128 F-16 per contrastare efficacemente l’aviazione russa. Finora gli alleati hanno dichiarato la disponibilità a fornirne 80: 19 dalla Danimarca, 24 dai Paesi Bassi, 30 dal Belgio e 6 dalla Norvegia. Il numero di consegne, secondo indiscrezioni di Bloomberg, sarebbe di 6 entro l’estate per arrivare a 20 per la fine dell’anno. I primi 20 piloti saranno in grado di operare una prima squadra di 12 velivoli. Il comandante dell’aviazione di Kiev, Serhy Holubtsov, ha lasciato intendere che non tutti gli F-16 consegnati a Kiev stazioneranno in Ucraina: alcuni resteranno in centri di addestramento all’estero. “La Romania ha un centro di addestramento e la Polonia potrebbe star preparando un deposito per proteggere gli aerei che verranno trasferiti a noi. Da lì dovranno solo volare oltre il confine a una qualsiasi base in Ucraina e nessuno potrà dire che operano da basi Nato”, è l’opinione di Valery Romanenko, esperto militare ucraino. Il loro impiego, infine, sarà graduale: “E’ ragionevole, logico e corretto. Infatti, se li mandiamo subito contro i caccia Sukhoi Su-35 russi, non so come possa andare a finire. Non è ancora noto che tipo di missili, di radar e di strumentazione avranno gli F-16 e per quali tipi di combattimento saranno predisposti”, ha detto un altro esperto, Kostiantyn Kryvolap. Per gradi, se l’aviazione ucraina sarà in grado di indebolire le difese aeree russe, solo allora sarà possibile passare a operazioni aeree al fronte. “Nessuno può predire con certezza se gli F-16 siano più forti dei russi Su-35, perché i due caccia non si sono mai affrontati in combattimento”. Non saranno l’arma della vittoria, ma possono almeno riequilibrare, contribuendo così anche alla vittoria, prevede Rbc
Fonte : Sky Tg24