AGI – Un poliziotto è rimasto ferito nei disordini causati dai No Tav vicino al cantiere di Chiomonte e nell’area di San Didero, in Val di Susa, dove in questi giorni gli attivisti sono riuniti per il Festival Alta Felicità. Staccatisi dal corteo di un migliaio di persone, alcuni manifestanti a volto coperto hanno abbattuto il cancello e hanno invaso l’autostrada A32, chiusa per lavori, fra Susa e Bardonecchia, lanciando da più fronti bombe carte contro la polizia. Gli agenti hanno risposto con l’utilizzo di idranti e lacrimogeni per disperdere i manifestanti, ha reso noto la Questura di Torino.
Un componente delle forze dell’ordine è rimasto ferito al polso da un oggetto stato scagliato dall’esterno dell’area presidiata. Per effettuare lanci di sassi e di altri corpi contundenti alcuni No Tav si sono serviti di una grossa fionda azionata da tre persone.
Le reazioni
“La mia solidarietà agli operatori delle Forze dell’ordine aggrediti in Val di Susa e il mio apprezzamento per l’importante lavoro che svolgono a tutela dell’infrastruttura ferroviaria e della sicurezza dei lavoratori impegnati presso il cantiere. Va condannata con fermezza ogni forma di violenza. L’espressione del dissenso non puo’ mai diventare occasione per attaccare le nostre forze di polizia”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
“Ancora una volta tensioni e attacchi alle nostre forze dell’ordine da parte di sedicenti ‘manifestanti’ No Tav che usano la violenza nel nome di un finto ideologismo”. È il senatore piemontese della Lega Giorgio Maria Bergesio a esprimere cosi’ “tutta la mia vicinanza e solidarietà agli agenti feriti nel contrastare gli scontri“.
“Questi criminali se ne facciano una ragione: grazie al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, si procede spediti nella realizzazione di opere importantissime su tutto il territorio italiano. Qualche facinoroso non fermerà di certo la realizzazione di questa infrastruttura necessaria alla crescita economica e sociale del territorio”.
Indignazione per “l’attacco al cantiere della Torino-Lione in Valle di Susa” viene espressa anche da Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione e segretario FI in Piemonte, che parla di “ennesima vergogna dei violenti No Tav a cui è rimasta soltanto la forza per opporsi a un’opera ormai da tutti riconosciuta indispensabile per il futuro del Piemonte e dell’Italia intera”.
“Chi assalta un cantiere, chi lancia sassi e bombe carta contro le forze dell’ordine, chi causa la chiusura di una autostrada – incalza – sono soltanto delinquenti da fermare una volta per tutte. Ben vengano dunque le aggravanti nei confronti di coloro che si oppongono a un pubblico ufficiale per impedire la realizzazione di un’opera pubblica o una infrastruttura strategica. Massima solidarietà alle forze dell’ordine e auguri di pronta guarigione al loro rappresentante rimasto ferito” ha concluso il ministro.
E solidarietà alle forze dell’ordine “impegnate a presidiare i lavori del Tav e ai lavoratori del cantiere di Chiomonte, che anche oggi hanno subito violenti attacchi dai gruppi No Tav””, arriva anche dalla senatrice torinese di Italia Viva Silvia Fregolent. “Come ogni anno in estate tornano puntuali gli attacchi ai cantieri, con lanci di bombe carta. Stupisce che il ministro Piantedosi non metta in campo azioni per bloccare preventivamente le violenze”.
Un cantiere infinito
L’Unione Europea ha stanziato a metà luglio ulteriori 765 milioni di euro per il progetto Lione-Torino, un costoso e controverso progetto di collegamento ferroviario ad alta velocità tra Francia e Italia, ancora lontano dalla messa in servizio, trenta anni dopo il suo lancio.
Sostenuto dalle autorità e dagli operatori economici in nome dello sviluppo del trasporto merci su rotaia, contestato dagli ambientalisti che ne sottolineano l’impatto sulle Alpi e il costo “faraonico”, sono stati stanziati 700 milioni di euro per il tunnel attualmente in costruzione sotto Moncenisio e collegamento ai tracciati di Saint-Jean-de Maurienne (Francia) e Susa (Italia), ancora da realizzare.
Il tunnel ferroviario rappresenterà complessivamente 164 km di gallerie (la doppia tratta di 57,5 km si aggiunge alle vie di servizio e di comunicazione). Finora sono già stati scavati 37 km, di cui 13,5 km per il tunnel di base, secondo la società pubblica franco-italiana Telt, che prevede di entrare in servizio nel 2032.
Mercoledì Bruxelles ha anche stanziato 64,57 milioni di euro per cofinanziare gli studi sul tracciato che la Francia deve ancora avviare per collegare Lione al tunnel. Questo sussidio fa parte di un programma di investimenti “record” di 7 miliardi di euro dedicato alle infrastrutture di trasporto sostenibili, secondo un comunicato stampa della Commissione europea.
Questo cofinanziamento degli studi segna “un passo nella giusta direzione”, ha affermato un portavoce della Commissione.
La sovvenzione di 700 milioni “ne fa il più grande investimento europeo che riguarda Francia e Italia” e “assicura la copertura finanziaria necessaria per il proseguimento dei lavori”, ha sottolineato Telt in un comunicato.
In costante aumento dal suo avvio, il costo della Lione-Torino è stato stimato in oltre 26 miliardi di euro nel 2012 dalla Corte dei conti francese, senza che da allora siano state comunicate cifre complessive.
Fonte : Agi