Ganna si arrende solo a Evenepoel sotto gli occhi di Mattarella: “Ho fatto il massimo”

“Dovrò essere perfetto” aveva dichiarato alla vigilia. Ci è andato davvero vicino Filippo Ganna: puntava alla medaglia d’oro e l’ha solo sfiorata ma si è messo al collo un argento pesantissimo per il modo in cui è arrivato. Ha fatto l’impossibile il corridore di Verbania per aggiungere un altro successo olimpico a quello già messo in bacheca a Tokio nell’Inseguimento a squadre, ma nella Cronometro individuale di Parigi si è dovuto arrendere a un super Remco Evenepoel.

Ad applaudirlo al traguardo, e a festeggiare il primo podio azzurro ai Giochi di Parigi, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ancora una volta ha sfidato la pioggia per essere vicino agli atleti. Alla fine Ganna si è fermato a parlare a lungo con lui e con Giovanni Malagò, numero uno del Coni, ricevendo complimenti e pacche sulle spalle. Appena prima c’era stata la scena più bella di una giornata ancora una volta orrenda dal punto di vista del meteo, con la pioggia a tratti fastidiosa e a tratti insistente (“Con il maltempo non sono un fenomeno” ha chiarito l’azzurro alla fine) lungo i 32.4 chilometri che hanno portato i ciclisti da Invalides al Ponte Alexander III. Seduto su una sedia sotto un ombrellone a ripararsi dalla pioggia, Ganna all’arrivo resta per qualche minuto con lo sguardo fisso a terra, poi si alza e va immediatamente ad abbracciare Evenepoel e a complimentarsi fra gli applausi di tutti i presenti.

Lungo il tragitto i due si sono dati battaglia dal primo all’ultimo metro: erano i favoriti e non hanno tradito le attese. Quando parte Ganna, è il penultimo in assoluto, in testa c’è il ceco Mathias Vacek con 37.55.62 mentre l’altro azzurro Alberto Bettiol sa già di chiudere lontano dai migliori. Al primo intertempo Evenepoel è in testa e Filippo secondo a 7 secondi di distanza; l’italiano accelera ulteriormente anche se il fondo bagnato porta dei rischi e infatti l’italiano sbatte contro una transenna andando a un passo dalla caduta. «Ho rischiato davvero tanto, ma la ricognizione l’avevamo fatta con altre condizioni meteo» dirà al termine. Intanto taglia il traguardo il belga Wout Van Aert che con 36.37.79 rifila un minuto esatto a Stefan Bissegger e si candida a salire sul podio visto che al secondo intermedio è davanti anche a Ganna. Ma dal chilometro 22 fino alla fine l’italiano cambia completamente ritmo, recupera su Evenepoel e chiude in 36.27.08 alle spalle solo del vincitore in 36.12.16, non prima di aver fatto correre un altro brivido ai suoi tifosi sbandando pericosamente su un rettilineo.

Alla fine il campione italiano non sa se essere contento o dispiaciuto. “Di certo sognavo la medaglia di un altro colore, quella più preziosa. Ma ho dato tutto quello che avevo in corpo e non posso rimproverarmi niente anche perché sono stato battuto da un grande avversario”. Poi però si rende conto di aver conquistato un risultato preziosissimo e chiude: “Il podio mi rende felice, anche perché so che è stato il primo podio per l’Italia e stasera festeggeremo”.

Fonte : Today