Oppenheimer, il produttore accusa: ‘Io invisibile nei crediti perché pro-Trump’

È passato quasi un anno dal debutto di Oppenheimer nelle sale: la pellicola sul progetto Manhattan, firmata da Christopher Nolan, ha fatto incetta di premi ma un’ombra si abbatte sul successo della pellicola. Uno dei produttori esecutivi James Woods non è stato citato nei crediti in quanto pro-Trump.

L’appoggio al candidato alla presidenza degli Stati Uniti (coinvolto di recente in un attentato) sarebbe stato, secondo le accuse di Woods, un motivo sufficiente per non rivelare il suo coinvolgimento nel film al fine di evitare ogni possibile danneggiamento al lancio di Oppenheimer. Il pericolo era rappresentato dall’account twitter di Woods in cui si faceva pieno riferimento al sostegno a Trump, verso il quale si è scusato persino Jack Black: “Quando è stata divulgata l’uscita di Oppenheimer c’è stata una discussione sul mio Twitter – ha rivelato il produttore a Megyn Kelly nel corso del suo programma SiriusXM – e mi è stato gentilmente suggerito che rimanessi invisibile, il che è stato doloroso“.

Il timore da parte della produzione è che l’orientamento politico di Woods potesse nuocere alla reputazione del film, in prospettiva della stagione dei premi che si è poi rivelato fruttuosa: “Non volevo che la storia clickbait sarebbe diventata, ‘James Woods è il produttore esecutivo, non guarderemo quel film!’ Quindi, ho fatto un passo indietro e ho fondamentalmente preso una decisione per la squadra. Non sono stato nemmeno invitato ai premi della Producers Guild of America – ha sottolineato James Woods – E sono un produttore.” Così Woods è rimasto il più possibile “invisibile” fino a quando non ha rivelato il suo ruolo all’interno della produzione di Oppenheimer.

E se vi siete mai interrogati sulla sequenza in apertura di Oppenheimer, Christopher Nolan ha spiegato il suo significato.

Fonte : Everyeye